Nomine Rai, accordo Pd e M5S per i nuovi dirigenti. Orfeo e Di Mare conquistano la terza Rete

Rai, la lotteria delle nomine con Orfeo e Di Mare mette d'accordo Pd e M5S. La quirinalista Sala al Gr
Rai, la lotteria delle nomine con Orfeo e Di Mare mette d'accordo Pd e M5S. La quirinalista Sala al Gr
di Marco Castoro
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Venerdì 15 Maggio 2020, 08:50 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 21:48
Se di Gianni Letta verrà ricordato il patto della crostata, a Viale Mazzini nessuno si dimenticherà del patto Orfeo, quello tra Crimi e Franceschini, tra i Cinque Stelle e il Pd siglato in piena pandemia, con la pubblicità Rai al tracollo e gli ascolti in calo per via delle repliche. Ma la politica percorre sempre la sua strada a Viale Mazzini ed ecco che l’ex dg Mario Orfeo potrà completare il suo percorso netto di Saxa Rubra (è stato direttore di tutti e tre i tiggì).

Il suo arrivo al Tg3 è stato travagliato - perché i Cinque Stelle erano contrari - ma alla fine con la cessione da parte del Pd della direzione di Rai3 al candidato prescelto dai grillini, Franco Di Mare, il cerchio si è chiuso. I pentastellati hanno accolto volentieri anche la nomina di Simona Sala, attuale vicedirettore del Tg1 ed ex quirinalista del tiggì della rete ammiraglia, scelta per la direzione di Giornale Radio e Radio1. Una donna promossa che aiuta a bilanciare, visto che Giuseppina Paterniti e Silvia Calandrelli lasciano rispettivamente Tg3 e Rai3. La Paterniti atterra con il paracadute all’Offerta Informativa (la direzione editoriale ricoperta da Carlo Verdelli durante la gestione di Campo Dall’Orto). 



Tornano ad avere un incarico anche due ex direttori di Rai1, rispettivamente Teresa De Santis e Angelo Teodoli. La prima è stata designata per la presidenza di RaiCom, il secondo - sempre nella stessa struttura della società partecipata - ora ha la strada spianata per ricoprire il ruolo di Ad, dopo che a giugno terminerà il mandato di Monica Maggioni. Per l’ex presidente Rai in ballo c’è una trasmissione il lunedì sera in seconda serata su Rai1. Ovviamente sulle nuove nomine si dovrà esprimere il cda (con parere vincolante). C’è tensione sul consigliere Laganà che potrebbe non votare, mentre l’Usigrai contesta il metodo. Se le nomine passeranno per l’Ad Salini sarà come aver firmato l’assicurazione sulla vita fino al termine del mandato.
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