Netflix, tutti contro il film "Cuties": lo show con ragazzine di 11 anni fa perdere 9 miliardi in un giorno solo

Netflix, tutti contro il film "Cuties": lo show con ragazzine di 11 anni fa perdere 9 miliardi in un giorno solo
Netflix, tutti contro il film "Cuties": lo show con ragazzine di 11 anni fa perdere 9 miliardi in un giorno solo
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Venerdì 11 Settembre 2020, 21:17 - Ultimo aggiornamento: 22:28
Netflix finisce sotto accusa per il film 'Cuties' e perde 9 miliardi in borsa in un giorno solo. La nuova produzione ha debuttato lo scorso 9 settembre e sui social è boom di utenti che invitano alla cancellazione dell'abbonamento con l'hastag "CancelNetflix".  È la storia di una ragazzina di origini senegalesi che a Parigi vive una doppia vita, a casa costretta a osservare i precetti della religione mussulmana e a scuola affascinata dal modo di vivere all'occidentale. 

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Il pubblico americano ha percepito la storia come una sessualizzazione di adolescenti e per questo ha invitato a boicottare Netflix. L'hashtag #cancelnetflix è diventato virale sui social media. La protesta si è spostata anche su Change.org e la petizione contro il gigante di streaming ha superato le 600 mila sottoscrizioni. Un fulmine a ciel sereno per la piattaforma che durante il lockdown ha visto raddoppiare il numero degli abbonati.

Il film francese è per soli maggiorenni ed è finito nel mirino soprattutto per le scene di balli sensuali con protagoniste delle ragazzine. Amy, l'11enne senegalese, si unisce alla scuola di danza della scuola soprannominata 'cuties', 'carine' entrando in conflitto con una famiglia dai valori tradizionali musulmani.

«Incentiva la pedofilia», si legge su Twitter. E ancora:  «Quelle scene di twerk che delle bambine hanno dovuto fare e rifare davanti a una crew di uomini senza che nessuno le proteggesse, dov'erano gli adulti».
«Cuties - si legge in un comunicato di Netflix - è un racconto sociale contro la sessualizzazione dei bambini. È un film pluripremiato e una storia potente sulla pressione che le giovani ragazze subiscono sui social media e dalla società man mano che crescono. Incoraggiamo chiunque abbia a cuore questi temi così importanti a guardare il film». La petizione è stata firmata da oltre 600mila persone.
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