Vieni da me, Marco Carta: «Mio padre un estraneo, aveva un'altra famiglia»

Vieni da me, Marco Carta: «Mio padre un estraneo, aveva un'altra famiglia»
Vieni da me, Marco Carta: «Mio padre un estraneo, aveva un'altra famiglia»
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Giovedì 22 Novembre 2018, 17:38 - Ultimo aggiornamento: 23 Novembre, 07:47

Marco Carta si è raccontato nel salottino pomeridiano di Caterina Balivo, nel corso della trasmissione "Vieni da me", attraverso le canzoni della cosiddetta "intervista musicale". La prima canzone, “It Ain’t Easy”, ha ricordato a Carta il periodo del talent show che ha vinto nel 2008: «Con questa canzone ho fatto il mio ingresso ad Amici. Non mi aspettavo di riuscirci, mi hanno preso solo dopo 5 provini. Se non mi avessero accettato avrei rinunciato perché ero stanco. Poi l’ho anche vinto».

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«Vasco era il cantante preferito di mia mamma. Sono cresciuto attraverso i suoi esempi, perché lei non poteva più consigliarmi. Quando è morta avevo solo 10 anni» ha detto sulle note di “Una canzone per te” di Vasco Rossi, iniziando a raccontare la sua infanzia.

«Io e mio fratello Federico non siamo riusciti a comunicare per molti anni. Non parlo mai di lui, siamo molto diversi. Quando è diventato padre, ci siamo riuniti. Ci vogliamo molto bene, ma non ce lo siamo mai detto». Guardando una foto di suo padre mostrata da Caterina ha proseguito: «Non ho avuto un padre, non mi ha dato esempio. La mia famiglia ha sempre parlato bene di lui per paura di dipingerlo male, ma mi rendevo conto che era per non farmi sentire diverso. Mio padre non mi ha voluto conoscere, è morto quando avevo 8 anni ma anche prima non ha mai voluto avere rapporti con me. Un giorno che dovevamo finalmente incontrarci, l’ho aspettato diverse ore fuori casa ma lui non si è mai presentato. Quando ho capito che non sarebbe mai arrivato, ho pianto tantissimo e sono andato a nascondermi nel caminetto, per sentire un po’ di calore. Aveva un’altra famiglia con un altro figlio. Ho conosciuto mio fratello Alessio tardi, ma nel tempo abbiamo recuperato. È un’eredità molto grande che mi ha lasciato mio padre. Durante l’adolescenza ignoravo la presenza paterna per la tanta rabbia che provavo, da un paio di anni ho capito che anche lui avrà avuto i suoi motivi. Ora sono felice» .

«L’outing? Prima tutti mi ripetevano che dovevo dirlo, nel momento in cui ho fatto coming out mi hanno chiesto perché lo avessi fatto. Nessuno è mai felice, ma io ora lo sono» ha concluso.

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