Il Commissario Ricciardi, parla l'appuntato Cesarano: «Io, guitto nel nome della tradizione»

Il Commissario Ricciardi, parla l'appuntato Cesarano: «Io, guitto nel nome della tradizione»
di Giuliana Covella
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Sabato 27 Febbraio 2021, 18:05

«Nelle smorfie di Cesarano? C’è un po’ della mia anima da “guitto”». Giovanni Allocca (nella foto a destra), 45 anni, di Portici, nel cast de “Il commissario Ricciardi”, è cresciuto a pane e teatro. Suo padre era Antonio Allocca, l’indimenticato “core ‘ngrato”, maldestro esattore della camorra in “Così parlò Bellavista”. Dal papà Giovanni ha ereditato l’amore per le tavole del palcoscenico: come il genitore aveva infatti debuttato con Eduardo De Filippo in alcune trasposizioni televisive delle sue commedie, così il figlio ha lavorato nella compagnia di Luca De Filippo dal 2005 al 2019.

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Diplomatosi all'Accademia d'Arte drammatica del Teatro Bellini di Napoli diretto da Tato Russo col quale debutta giovanissimo, Allocca vanta nel curriculum collaborazioni con i più grandi caratteristi del teatro napoletano: oltre al papà, con Giacomo Rizzo, Olimpia Di Maio, Carlo Croccolo.

Ha inoltre lavorato con Gigi Savoia, Carlo Buccirosso, Maurizio Casagrande, Gianfelice Imparato e Lunetta Savino, solo per citarne alcuni. Ed è stato diretto da Francesco Rosi, Marco Tullio Giordana, dallo stesso De Filippo, Armando Pugliese, Bruno Colella. Ha collaborato infine con Nicola Piovani. Ma nella sua carriera non è mancata la televisione: lo ricordiamo in “Gomorra 1 - la serie” e nella fiction “Il Sindaco Pescatore” con Sergio Castellitto. E ora lo rivediamo sul piccolo schermo con la fortunata serie di Rai 1 con Lino Guanciale, dove veste i panni di Cesarano, uno dei due fedelissimi appuntati del commissario e del brigadiere Maione. Una fiction che ha registrato ascolti da record e che si approssima a salutare (ma è solo un arrivederci, pare) il pubblico lunedì sera con l’ultima puntata. «Sono molto felice - commenta Giovanni - sul set è nata una grande famiglia tra regista, cast e maestranze. Alessandro D’Alatri è una persona squisita, che mette a loro agio gli attori. Tra i colleghi sono particolarmente legato a Nunzia Schiano, con cui sono cresciuto a Portici perché lei faceva spettacoli su Viviani insieme a papà. Un’attrice dalla “vis” comica pazzesca, ma per me è soprattutto una sorella maggiore. E che dire di Lino Guanciale? Straordinario nella sua interpretazione di Ricciardi». Eppure Giovanni non avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Cesarano, come racconta lui stesso ricordando un aneddoto: «Avevo fatto il provino per un altro personaggio, l’appuntato Ponte, pieno di tic e altre manie. Andò benissimo, solo che alla fine fui preso per la parte di Cesarano che, insieme a Camarda (Roberto Giordano), sono sempre presenti sulla scena del delitto». Ma cosa c’è della sua formazione teatrale in Cesarano? «C’è molto del guitto, negli sguardi e negli ammiccamenti. Ma c’è anche quel qualcosa di misurato che deve avere l’attore, come mi ha insegnato Luca de Filippo». In attesa di tornare sul set della seconda serie del Commissario Ricciardi, Allocca sarà presto al cinema nel film di Mario Martone con Toni Servillo su Eduardo Scarpetta. «Oltre a un progetto insieme a Gigi Savoia - anticipa - non appena, si spera, riapriranno i teatri».

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