L'Intervista, Gianni Morandi da Maurizio Costanzo dopo il drammatico incidente: «10 secondi in più e...»

mercoledì 20 ottobre, in seconda serata su Canale5, grande attesa per il ritorno de “L’Intervista”, programma ideato a condotto da Maurizio Costanzo, che torna dopo una lunga pausa forzata dovuta al protrarsi dell’emergenza sanitaria

L'Intervista: Gianni Morandi da Maurizio Costanzo dopo il drammatico incidente «Bastavano 10 secondi in più e...»
L'Intervista: Gianni Morandi da Maurizio Costanzo dopo il drammatico incidente «Bastavano 10 secondi in più e...»
di Ida Di Grazia
4 Minuti di Lettura
Martedì 19 Ottobre 2021, 13:14

L'Intervista: Gianni Morandi da Maurizio Costanzo dopo il drammatico incidente «Bastavano 10 secondi in più e...». Il cantante si racconta in modo intimo e intenso, e rivela di amare fin da piccolo la musica grazie alla passione della sua mamma per Claudio Villa.

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Gianni Morandi si racconta da Maurizio Costanzo ne l'Intervista.

A 12 anni “il ragazzo di Monghidoro” comincia ad esibirsi in pubblico e a soli 14 anni fonda la sua prima band “Gianni Morandi e il suo complesso”. A inizio degli anni ‘60 pubblica il primo disco “Andavo a 100 all’ora”, comincia a partecipare ai grandi Show in Tv ed a recitare nei musicarelli.  Sul set di “In ginocchio da te” conosce la sua prima moglie Laura Efrikian. Da 19 anni è sposato con Anna Dan. 

GIANNI MORANDI E IL TERRIBILE INCIDENTE

Lo scorso marzo Gianni Morandi è stato vittima di un tremendo incidente nella sua casa di campagna. Mentre stava bruciando delle sterpaglie il cantante è caduto e si è procurato ustionimotlto gravi.

«Abito in campagna - racconta Morandi a Costanzo -  da 15-20 anni faccio potatura, pulizia, raccolgo sterpaglie... Ho una specie di buca alta un metro dove metto dentro tutto e ogni tanto brucio... Quel giorno lì avevo in mano un forcale e spingendo un pezzo di legno che era rimasto fuori da questo braciere... Io sono caduto dentro... Mi sono attaccato a un tizzone e con la forza sono venuto fuori... Piangevo come un bambino...Mi ha colpito le mani, le ginocchia, tutti i glutei, il braccio...»

«Poteva essere una tragedia definitiva...», commenta Costanzo. «Bastavano 10 secondi in più, secondo me… perché poi svieni dal dolore… E poi comunque mi sono salvato la faccia e la pelle... Sono stato ricoverato in ospedale 28 giorni».

GIANNI MORANDI E LA MOGLIE ANNA

Spazio anche all'amore. «Come hai capito che Anna era la donna più importante per te, la donna per sempre?». Morandi: «Mi ha colpito moltissimo guardarla negli occhi, vedere questo sguardo che continua ad avere. Una donna aperta, allegra, gentile che però si ritirava indietro.Quando le chiesi il numero di telefono, me l’ha dato falso. Mi sono presentato al suo ufficio perché non rispondeva al telefono... Ho bussato la porta, lei si è un po’ sorpresa. Ci siamo fatti una risata, finalmente siamo andati a mangiare una pizza e dopo ho cercato di convincerla».

GIANNI MORANDI E GLI ESORDI

Costanzo: «Tuo padre faceva il ciabattino... Quando tu dicevi: “Papà, voglio fare il cantante”, lui si preoccupava?».
Morandi: «Io ho fatto solo la quinta elementare. A Monghidoro non c’erano le scuole medie. Mio padre non mi mandò a frequentarle a Bologna perché stava a 42 Km. Diceva: “Ti farò studiare io... E mi faceva leggere. E quando il barbiere di Monghidoro mi portò da una maestra di Bologna che poi mi prese, lei mi disse: “Se vieni a cantare con me, ti do anche 500 lire”. Avevo 13-14 anni. Allora mio padre, visto che portavo a casa due soldini, era contento. Però mi fece aprire un libretto al portatore: “Adesso questi li tieni da parte e li tieni tu"».

Costanzo: «Quando hai avuto i primi soldi hai capito che questo era il tuo lavoro?


Morandi: «No, non ci credevo... Mio padre diceva: “Tu continua a lavorare, fai il ciabattino perché questa cosa del cantare dove vuoi che ti porti? Invece poi le cose iniziarono ad andare bene... Feci il mio primo disco, poi feci il secondo... Quando arrivò “C’era un ragazzo” ero già abbastanza popolare... Avevo già venduto milioni di copie».

Costanzo: «Papà era contento?».
Morandi: «Si... e cominciava a pensare che forse non tornavo a lavorare in bottega con lui!».

Costanzo: «Con i primi soldi che hai fatto?».
Morandi: «Intanto comprammo un frigorifero e poi finalmente una televisione... Eravamo in affitto. Col passare di un paio di anni, comprammo anche un appartamento. Allora mio padre cominciò a dire: “Questo fa sul serio”».

Costanzo: «Papà è morto?».
Morandi: «E’ morto piuttosto giovane nel 1971. Sono già passati 50 anni. Adesso ne avrebbe 100».

Costanzo: «Quando avevi 12 anni e volevi cantare, pensavi che saresti diventato Gianni Morandi?».
Morandi: «No, io vendevo le caramelle al cinema... Vedevo questi grandi attori, questi primi piani... Io passavo e dicevo: “Caramelle, brustulli, lupini"».

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