Gabriele Corsi: «Per la mia nuova sfida con “Deal with it” sul Nove mi ispiro a Proietti, Tognazzi, Corrado e Walter Chiari»

Gabriele Corsi: «Per la mia nuova sfida con “Deal with it” sul Nove mi ispiro a Proietti, Tognazzi, Corrado e Walter Chiari»
Gabriele Corsi: «Per la mia nuova sfida con “Deal with it” sul Nove mi ispiro a Proietti, Tognazzi, Corrado e Walter Chiari»
di Rita Vecchio
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Venerdì 4 Settembre 2020, 08:18 - Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 21:36
Dal Trio Medusa a Gabriele Corsi (e basta). Per il conduttore, comico e attore romano è vittoria dopo l’altra a colpi di share. Un pieno di ironia (tra gli ultimi programmi Reazione a catena e Amori in quarantena per Rai), è appena ripartito con Deal with it sul Nove  (un gioco a premi basato su candid camera) - dal lunedì al venerdì alle 20:30 - dopo il record di 770.000 telespettatori e il 2,9% di share della precedente edizione. «Non mi sento più il polpastrello da quanti test ho fatto», dice ridendo a proposito delle misure anti covid durante la registrazione.
 
 


Sorprese? 
Ospiti e tante risate. Elio, The Jackal, Marisa Laurito e tantissimi altri. Deal with it piace: è un gioco facile. La gente ha bisogno di questo. Vuole ridere. 

E lei ci riesce. 
Come insegna Gigi Proietti, la leggerezza è il contrario della stupidità. La prima puntata è stata commovente: dedicata a Nicholas Greto, uno dei nostri attori che ha lottato contro una brutta malattia fino a tre giorni prima della messa in onda. Aveva 19 anni. 

Il segreto del successo?
Nella semplicità. Io sono così come mi vede, non ho filtri. Corrado, Tognazzi, Walter Chiari, sono il mio pantheon artistico. Mi lusingano gli ascolti e a chi mi ferma per strada dico che è il mio datore di lavoro. 

A proposito, ma con la Rai è un capitolo chiuso?
Ma no, non so, non credo. Magari un pranzo con Stefano (Coletta, direttore Rai, ndr) lo farò. Persona coltissima. Hanno scritto che ci sono rimasto male quando il precedente direttore di rete ha deciso di far decadere il contratto di Reazione a catena, ma un direttore è come un allenatore di calcio: sceglie chi avere in squadra. Ma a me interessa più il programma che il canale. 

Il programma che vorrebbe fare? E quello che “anche no”?
La maratona Mentana: chissà se lui è d’accordo (ride, ndr). Quello no? Dove si mette in piazza la mia vita. 

E il prossimo? 
Ehm… Non so se sarà possibile farlo con le misure antiCovid, ma le do un aiuto: all’estero è prodotto da Ryan Reynolds… (Don’t, ndr). 

Ma anche nelle vita ride sempre? 
Bisognerebbe chiederlo a mia moglie. Ha detto che non mi porta più al cinema. Grondo lacrime facilmente e mi sciolgo come un cornetto al sole. 

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