Flavio Insinna, la denuncia di Federcaccia: «Commenti discriminatori e offensivi, non guarderemo più 'l'Eredità'». E i social si schierano

Flavio Insinna, la denuncia di Federcaccia: «Commenti discriminatori e offensivi, non guarderemo più 'l'Eredità'»
Flavio Insinna, la denuncia di Federcaccia: «Commenti discriminatori e offensivi, non guarderemo più 'l'Eredità'»
di Silvia Natella
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Mercoledì 30 Dicembre 2020, 11:31 - Ultimo aggiornamento: 13:53

"Io sto con Flavio Insinna" è l'hastag finito in tendenza dopo che Federcaccia ha annunciato di voler boicottare le trasmissioni del conduttore. Insinna aveva espresso il suo parere contrario alla caccia scatenando l'ira dell'associazione.  «Le nostre famiglie non seguiranno più la sua trasmissione. Commenti discriminatori e offensivi verso l'attività venatoria», è la denuncia sporta da Federcaccia in una lunga lettera destinata ai vertici Rai. 

A segnalare Insinna ci ha pensato il presidente di Federcaccia, Massimo Buconi. «Ancora una volta - si legge nella lettera - nel corso della trasmissione televisiva 'L'eredità' il conduttore Flavio Insinna si è lasciato andare a commenti discriminatori e offensivi nei confronti dell’attività venatoria e dei suoi praticanti». A finire nel mirino sarebbe stato un nuovo intervento del conduttore contro la caccia. «Il comportamento di Insinna - prosegue Federcaccia - non nuovo a questo genere di interventi, è reso ancora più grave per essere messo in atto approfittando della propria notorietà attraverso un mezzo, quello televisivo, che gli garantisce ampio seguito e l’assenza totale di un contraddittorio sulle opinioni espresse in merito alla caccia e ai cacciatori, denigratorie di una categoria di cittadini che esercita una attività pienamente legittima, prevista e normata dalle leggi dello Stato».

«Federcaccia - prosegue ancora la nota - ha dato mandato ai propri legali di valutare gli estremi per intentare un procedimento legale per diffamazione nei confronti del conduttore e della Rete. In più, perfettamente consapevoli di quelle che sono le 'regole dello spettacolo' e consci che una trasmissione come quella in oggetto e chi la conduce valgono per quanta economia generano e pubblicità portano nelle casse del canale, sarà nostra cura invitare tutti i nostri iscritti e i cacciatori italiani e le loro famiglie – un bacino potenziale di qualche milione di spettatori – a non seguire più la trasmissione».

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