La Iena Filippo Roma: "Gli attivisti M5S mi augurano la morte". Gli insulti dopo il caso rimborsopoli

La Iena Filippo Roma: "Gli attivisti M5S mi augurano la morte". Gli insulti dopo il caso rimborsopoli
La Iena Filippo Roma: "Gli attivisti M5S mi augurano la morte". Gli insulti dopo il caso rimborsopoli
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Venerdì 23 Febbraio 2018, 10:34 - Ultimo aggiornamento: 11:36
La 'Iena' Filippo Roma si è sfogata su Facebook denunciando gli attacchi ricevuti dai seguaci grillini dopo la messa in onda dei suoi servizi, che si sono occupati del caso "Rimborsopoli" del Movimento 5 Stelle. «Sono giorni che vengo subissato da messaggi di attivisti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle carichi di odio nei miei confronti», le sue parole, dopo aver svelato con il suo lavoro il meccanismo nascosto dietro ai falsi bonifici di alcuni parlamentari. 

«C'è chi la sera, prima di addormentarsi, prega affinché io muoia- spiega Roma sul suo account social - C'è chi offende pesantemente mia madre che non c'è più. Chi mi augura malattie di vario genere e tutto il peggio possibile che la vita possa offrire. Chi vorrebbe incontrarmi per strada per mettermi le mani addosso. Chi mi dice pezzo di merda, chi mi dice schifoso, chi mi assicura che la pagherò. I più carini mi danno del servo di Berlusconi e Renzi».

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«Ora - prosegue - io non sono il tipo che se la prende, però alcune cose vorrei dirle a tutti questi amici che mi sto facendo in questi giorni. Primo. Ma perché anziché incazzarvi con chi vi ha preso per il culo, ve la prendete con colui che ha raccontato la presa per il culo? - chiede ironico - Poi - aggiunge - il primo che ci ha ringraziato per aver fatto questa inchiesta è stato proprio il candidato Premier Luigi Di Maio. Sia perché ha potuto scoprire le mele marce che si annidavano nel Movimento, sia perché con l'occasione abbiamo raccontato agli italiani l'esistenza della nobile iniziativa che da sempre contraddistingue i 5 Stelle: la restituzione alla collettività di parte dello stipendio dei parlamentari».

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«Terzo - spiega ancora Roma - Molti mi dicono: però contro Renzi e il PD non ci vai mai...ma porca miseria, come si fa a dire una cosa del genere quando ho perseguitato per anni Renzi perché non aggiornava il Nomenclatore Tariffario, cioè la lista dei dispositivi che lo stato mette a disposizione dei disabili? Come si fa a dire una cosa del genere quando, proprio insieme a Di Maio e Di Battista, ho condotto la battaglia perché venisse approvata la Richetti, la legge che avrebbe abolito i vitalizi, scandalosamente affossata al Senato dal PD?».

«Quarto - scrive la 'Iena' - Altra cosa che mi viene imputata: però dal tuo capo Silvio Berlusconi non ci vai a contestargli tutte le malefatte che ha compiuto. Cosa dovrei andargli a dire? Tutto ciò che riguarda Berlusconi è arcinoto, perché si tratta di cronaca, fatti raccontati nel tempo dagli organi di stampa. Noi alle Iene non facciamo cronaca ma sveliamo le cose che ancora non si conoscono. Detto ciò, cari amici - conclude - se volete continuare ad offendermi fatelo senza remore. Scrivete pure le vostre contumelie perché la mattina in cui mi sveglierò e non le troverò, so già che in fondo mi mancheranno».
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