Erri De Luca a "Oggi è un altro giorno": «E' il mio piatto preferito, è morta mamma e non lo mangio più»

Erri De Luca ospite del programma condotto da Serena Bortone su RaiUno

Erri De Luca, chi è e cosa ha fatto lo scrittore e poeta ospite di "Oggi è un altro giorno"
Erri De Luca, chi è e cosa ha fatto lo scrittore e poeta ospite di "Oggi è un altro giorno"
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Martedì 12 Aprile 2022, 13:25 - Ultimo aggiornamento: 15:38

Enrico De Luca, meglio conosciuto come Erri, ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno”. Erri De Luca  è uno scrittore, giornalista e  poeta italiano.

Erri De Luca (Foto: Ansa)

Erri De Luca a "Oggi è un altro giorno"

Enrico De Luca, meglio conosciuto come Erri ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno. Erri De Luca ha da poco pubblicato il suo ultimo libro, "Spizzichi e Bocconi" e ha confessato che non mangia più il suo piatto preferito, la parmigiana di melanzane: «Ho imparato a farla da mia nonna - ha confidato -  mentre mia mamma me la preparava sempre. Quando mio padre è scomparsa lei ha vissuto molti anni con me e quando ritornavo da un viaggio, anche di un solo giorno, lei me la faceva trovare. Era il ritorno a casa… e da quando è morta non ho l’ho più mangiato. La scomparsa della mamma è un dolore per tutti, ma grazie a questo rito di astinenza è sempre presente, me la ricordo continuamente. Non l’ho più mangiata, è come se fosse un cibo proibito. Me la sapevo far da sole, la cosa migliore da fare con la parmigiana è quella di metterle al sole, così si asciugano e perdono acqua, assorbendo meno olio quando si cucinano. Il lutto insomma si consuma a tavola…".

 

La vita di Erri De Luca Erri

Nato nel 1950 a Napoli, prima di scrivere il suo primo libro ha svolto diversi mestieri, come operaio qualificato, camionista, magazziniere e muratore.

Durante la guerra della ex Jugoslavia è stato autista di convogli umanitari mentre nel 1999 era a Belgrado durante il periodo dei bombardamenti della NATO. Ha studiato da autodidatta diverse lingue, tra cui il russo, lo swahili, lo yiddish e l'ebraico antico, da cui tradusse alcuni libri della Bibbia.

Il suo primo romanzo “Non ora, non qui”, una rievocazione della sua infanzia a Napoli, è del 1989, è stato tradotto in più di 30 lingue e ha ricevuto il premio France Culture per Aceto, arcobaleno, il Premio Laure Bataillon per Tre cavalli, il Prix Femina étranger per Montedidio, il Premio Petrarca in Germania, Le Prix Européen de la Littérature a Strasburgo, il Premio Leteo in Spagna, il Premio Jean Monnet in Francia. Ha collaborato con articoli di opinione a diversi giornali (La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il manifesto, Avvenire).

Nel 2003 ha fatto parte della giuria della 56ª edizione del Festival di Cannes, presieduta dal regista francese Patrice Chéreau, che ha assegnato la Palma d'oro per il miglior film a Elephant di Gus Van Sant.

Appassionato di montagna, nel 2002 è stato il primo ultracinquantenne a superare un 8b, alla Grotta dell'Arenauta di Gaeta Nel 2005 ha partecipato a una spedizione himalayana con l'amica Nives Meroi, esperienza narrata nel libro Sulla traccia di Nives.

Con la giornalista Chiara Sasso, Wu Ming 1, Ascanio Celestini, Claudio Calia, Simone Tufano, Zerocalcare, ha partecipato alla scrittura del libro Nemico pubblico. Oltre il tunnel dei media: una storia No Tav di cui ha scritto l'introduzione, a sostegno dei diritti degli abitanti del territorio della Val di Susa e delle loro istanze sostenute anche dal movimento No TAV. . Per alcune frasi, contenute in un'intervista rilasciata il settembre 2013, contro i cantieri TAV è stato rinviato a giudizio per istigazione a delinquere e il 19 ottobre 2015 è stato assolto perché il fatto non sussiste.

Con la nipote Aurora ha portato in teatro uno spettacolo intitolato "In viaggio con Aurora" e ha scritto e prodotto diversi corti, documentari e film.

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