Eleonora Pedron, il dramma a Verissimo: «Ricordo ancora le urla "Nives è morta, non c'è più"»

Due incidenti in auto le hanno portato via la sorella quando aveva solo 9 anni e, poi, il padre che l'aveva accompagnata a un provino. Ma lei è sicura: "Li riabbraccerò"

Eleonora Pedron: «La vita mi ha tolto tanto, mi ha insegnato che non si può tornare indietro»
Eleonora Pedron: «La vita mi ha tolto tanto, mi ha insegnato che non si può tornare indietro»
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Domenica 31 Ottobre 2021, 18:35 - Ultimo aggiornamento: 18:54

Nessuno potrebbe mai pensare che dietro ad un sorriso così bello, come quello di Eleonora Pedron, ci sia così tanta sofferenza. La bella showgirl, ex modella e Miss Italia 2002 nella sua vita ha sofferto molto. La perdita della sorella e del padre hanno segnato profondamente la sua vita e a Verissimo ha raccontato, con semplicità e coraggio, gli aspetti più bui della sua vita.

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«L'ho fatto per te» è il titolo del libro di Eleonora Pedron. Un racconto che è un vero e proprio pugno nello stomaco per i sentimenti, ma che vuole essere soprattutto un messaggio positivo e di speranza: ci si può rialzare nonostante il dolore dentro sia enorme. 

 

Eleonora Pedron: i drammi del suo passato a Verissimo

Eleonora ha perso la sorella Nives e il padre in due incidenti stradali, a distanza di anni e la sua vita è profondamente cambiata. «La vita mi ha tolto tanto, ma non posso lamentarmi perché mi ha dato anche tanto - racconta una Eleonora Pedron visibilmente in difficoltà a far riafforare determinati ricordi -. MI ha insegnato che dal dolore ci si può rialzare. Ovviamente resta la ferita, ma probabilmente è giusto così. È giusto che resti perché si possa ricordare l'amore che si è provato. La vita mi ha anche insegnato che non si può tornare indietro e, quindi, a godere della vita, dell'attimo.

Io avevo solo 9 anni quando mia madre e mia sorella hanno avuto un incidente in auto. Entrambe sono state all'ospedale, poi mia madre è tornata a casa. Ero piccola, ma ricordo tutto. Facevo finta di niente, di non aver capito perché non volevo vedere i miei genitori tristi e ho sempre cercato di farli ridere.

Poi la chiamata di quella notte. Io dormivo ma mi sono svegliata e ho sentito mio padre andare a rispondere. 'Nives è morta, non c'è più'. Ricordo le urla di mia madre, riusciva solo a dire il suo nome. Però la vita va avanti e nonostante il dolore di tutti, siamo andati avanti. Ora che sono madre penso che la perdita di un figlio sia la cosa peggiore che possa capitare, perché la vita va avanti, ma muori dentro.

I miei genitori sono andati avanti per me e per Nicola, il fratellino che è arrivato anni dopo. E quando tutto sembrava aver ritrovato un suo equilibrio l'incidente del 13 maggio 2002 ci ha fatti ricadere nel baratro. Dovevo andare da sola a quel provino di Striscia la Notizia e invece mio padre voleva vivere tutto di me e si fece cambiare il turno a lavoro per accompagnarmi.

Il provino andò bene e mi ricordo mio padre felice fuori ad aspettarmi.

Durante il viaggio di ritorno dormivo e ricordo di essermi svegliata perché lui mi chiamava 'Eleonora, Eleonora'. Quelle urla mi rimbombano ancora nel mio cervello. Voleva assicurarsi che stessi bene, mi aveva protetto con il suo corpo e poco dopo è morto. E io nella mia testa trattengo l'eco della sua voce che mi chiama. 

Io sono stata forte, ma mia madre... ancora oggi a chi mi chiede chi vorrei essere, io rispondo mia madre. Lei è andata avanti per me e per mio fratello e dice che la sua vita, adesso, è un po' monotona, ma sa che lassù qualcuno la ama. 

Anche a me ha aiutato molto la fede. Io sono convinta che li rivedrò, che li abbraccerò di nuovo. Sennò la vita non avrebbe senso. 

Adesso ai miei figli sto leggendo il libro che ho scritto, perché tramite il racconto di cosa ho vissuto gli insegno cosa sia la vita. E loro adesso sono la ragione della mia vita!»

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