Eleonora Daniele ospite di “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone su Rai Uno. Eleonora Daniele, ospite di “Oggi è un altro giorno” ha parlato della sua vita privata, col suo fratello scomparso affetto da autismo, e di quella lavorativa, con “Storie italiane” e il caso di Denise Pipitone.
Eleonora Daniele ospite di “Oggi è un altro giorno”
Eleonora Daniele ospite di “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone ha raccontato dei suoi sogni da bambina: “Avevo uno zio che faceva i missionario in Mozambico – ha spiegato - e io sono cresciuta con la cultura della crocerossina.
Nel suo passato un dolore, la scomparsa del fratello Luigi, affetto da autismo: “Vedere la sua foto è faticoso… - ha fatto sapere Eleonora con gli occhi rossi per la commozione - Il mondo della disabilità a volte è faticoso perché intorno non hai nulla. Le famiglie spesso per questo si chiudono da sole nel loro dolore. S’impara a guardare oltre, a essere speciali, originali, a guardare le cose da un altro punto di vista, tutti i giorni si diventa diversi e si cerca di superare i pregiudizi. Credo che la capacità che mi ha dato il Signore, che non ha dato a mio fratello, sia proprio al servizio di tutti per raccontare silenzi e pregiudizi che anch’io ho subito per anni”.
Alla figlia Carlotta spera di trasmettere i suoi valori: “Mi piacerebbe che Carlotta fosse altruista, che potesse conoscere il mondo della disabilità come ho fatto io e magari imparare a aiutare le persone”.
Con un passato nella finanza (“Ho lavorato in banca, sarei diventata una consulente finanziaria. Poi ho sempre amato i commercio e il marketing”), Eleonora Daniele è poi diventata conduttrice ed ora a “Storie italiane” sta seguendo il caso Denise Pipitone: “La dottoressa Angione, che si è occupata del caso di Denise, in diretta ha fatto rivelazioni che non ci aspettavamo, anche con grande sicurezza, cioè che Denise è viva e che è diventata mamma. Ci ha stupiti ma essendo un Pm si è preso l’onere. Ha anche raccontato di depistaggi e minacce, un caso che è sempre stato mediatico, ha sempre avuto molte segnalazioni, sin dal 2004. Ci sono stati errori, complicazioni, difficoltà, omertà. Mi auguro che la riapertura delle indagini porti alla verità e a capire che fine ha fatto quella bimba che oggi avrebbe 21 anni”.
La dura cronaca non ha cambiato la sua percezione del mondo: “Arrivo da una mia storia particolare, ho vissuto la disabilità in casa, sono stata abituata a questo mondo. Per me non c’è una percezione diversa, ma la possibilità di lottare per le persone che soffrono. Il desiderio di fare del bene agli altri è da sempre in me”.