Domenica In, Tiziano Ferro in lacrime per la nonna: «Mi manca, ricordo l'unica cosa che voleva da me». Mara Venier commossa

Domenica In, Tiziano Ferro in lacrime per la nonna: «Mi manca, ricordo l'unica cosa che voleva da me». Mara Venier commossa
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Domenica 15 Novembre 2020, 14:56 - Ultimo aggiornamento: 17:15

Domenica In, Tiziano Ferro in lacrime per la nonna: «Mi manca, ricordo l'unica cosa che voleva da me». Mara Venier commossa. Tiziano Ferro ospite a Domenica In apre la puntata cantando dalla sua casa a Los Angeles. A causa della pandemia l'intervista con Mara Venier si svolge da remoto, ma Ferro non rinuncia a cantare e apre la puntata di oggi con un suo pezzo. Poi si rivolge a Mara e le grida: «Solo tu potevi farmi cantare in casa alle 5 del mattino», ammettendo di essersi sveglito alle 3 per poter mettere a punto tutto il collegamento.

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Mara poi parla del documentario uscito su Amazon Prime Video di Tiziano e ne elogia il coraggio dell'essersi messo a nudo e di aver raccontato anche i momenti più difficili della sua vita e della sua carriera.

Mara chiede quanto sia costato, ma Tiziano risponde: «Io non dimentico mai, per me è stato difficile imparare a dirle quello che provavo. Abbiamo bisogno tutti di imparare a capire cosa si prova e imparare a dirlo, il mio svantaggio c'è stato il fatto questo io l'ho fatto sempre davanti alle telecamere dopo essere diventato famoso a soli 20 anni». Questo lo ha esposto spesso al giudizio degli hater e a riguardo afferma: «Per una persona c'è sempre una che ti ama. Io non rispondo a chi mi odia, ma dedico tempo a chi mi ama».

Tiziano ammette che il documentario racconta le sue cicatrici: «Sono belle non vanno nascoste. Noi cerchiamo di coprire i segni che poi però ci rendono felici». Poi parla dei suoi problemi con l'alcol e con le droghe: «La dipendenza ti vuole solo, sei sempre chiuso nella tua bolla. Rompere quell'isolamento è la cosa più importante. Lavorare con gli alri è un gesto di solidarietà, ma rimani  fuoco su cosa hai passato e non  tornare alla condizione precedente». Poi racconta di non aver fatto mai terapia in Italia per timidezza, ma durante un lungo periodo in Italia è andato a Milano, e li afferma di aver conosciuto una grande gentilezza: «Non ero un anonimo, ma le persone mi hanno portato a sentirmi protetto. Poi un giorno un ragazzo mi ha detto 'non dovrei avvicinarmi, ti dico che sono qui per far contenta mia madre, sarei entrato e uscito, ma ho visto te e ho deciso di restare', questo mi ha segnato».

Ricorda gli anni in cui ha subito bullismo, confessando di aver vissuto momenti brutti, ma Mara gli chiede se quelle persone le ha rincontrare: «Ma forse sì, però io fortunatamente non sono uno che cede al rancore, quindi oggi sono andato oltre. Devo dire che al liceo però ho fatto delle belle amicizie, con delle ragazze e ho dei ricordi bellissimi della loro amicizia, loro mi hanno insegnato che si poteva essere amici in classe. Poi ho cantato e tutto è passato».

Poi parla del suo rapporto con il cibo e la perdita di peso. All'inizio della sua carriera fu quasi obbligato a perdere peso e a fatica perse 40 kg. Rivedendo un filmato dei suoi primi successi afferma di essere stato molto magro, ironizzando sul fatto che ora non è certo più così longilineo: «Ti confesso che non mi è indifferente», ammette a Mara, «quando mi hanno fatto notare a San Remo che avevo perso dei chili un po' mi ha ferito, ma ora conto fino a 5 e me lo faccio scivolare addosso e penso che in fondo quei chili in più oggi non mi pesano». 

Ammette poi di vivere bene in America, di aver scelto quel paese in cui vivere non solo per il marito e la sua storia d'amore, ma anche per il fatto che in America ha sempre trovato il supporto necessario a riemergere nei momenti difficili della sua vita: «Qui ho dei gruppi di ascolto in cui mi trovo molto bene, con loro sono riuscito a superare l'alcolismo, e qui c'è la mia tutor, che è il mio angelo».

Verso la fine dell'intervista Mara ricorda del primo auotografo che Tiziano le ha chiesto e spiega che era per la nonna, poi domanda al cantante se gli manca. Tiziano si commuove e ammette: «L'accettazione è la fase più difficile, mi manca. Ricordo che l'unica cosa che lei voleva da me era che andassi a messa e io con lei ci andavo e avevo piacere nel sentire i sermoni. La sua gioia era quella e io per lei lo facevo volentieri, mi ha insegnato la spiritualità bella, di unione e quando è andata via mi sono reso conto che lei stava in un posto migliore perché me lo ha spiegato lei».

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