Caterina Balivo con "Ricomincio dal no": «Con il mio podcast racconto 10 eccellenze nate da uno stop»

Caterina Balivo con "Ricomincio dal no": «Con il mio podcast racconto 10 eccellenze nate da uno stop»
di Davide Desario
3 Minuti di Lettura
Giovedì 20 Maggio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 19:03

«Ognuno di noi ha ricevuto un no di quelli pesanti. Un rifiuto che sembra faccia crollare il mondo. Ma poi proprio da quel no si riesce a trovare la forza per ripartire e per raggiungere risultati e traguardi ancora più importanti». A parlare è Caterina Balivo. E questa è l'idea intorno alla quale ruota ilsuo podcast per Chora, la nuova podcast company italiana diretta da Mario Calabresi, che si chiama, appunto Ricomincio dal No.

Dieci interviste a personaggi italiani che hanno avuto successo nel mondo: dall'allenatore Marcello Lippi alla campionessa paraolimpica Bebe Vio, dal tenore Andrea Bocelli alla pornostar Valentina Nappi. L'ultima puntata, pubblicata lunedì (e ascoltabile gratuitamente su Spotify, Apple Podcast, Google Podcast e Spreaker), ha avuto come protagonista il presidente della Formula Uno Stefano Domenicali.


Nel 2020 ha annunciato lo stop alla tv, perché poi ha deciso di fare un podcast.


«Perché è stato un anno molto difficile. E ho voluto fare qualcosa che fosse da incoraggiamento un po' per tutti. Ho voluto raccontare le storie di chi partendo da un momento negativo ha saputo riscattarsi diventando un'eccellenza internazionale».


Quale è stato il suo No?


«Ne ho ricevuti tanti, ne racconto uno all'inizio di ogni puntata, nella mia introduzione».


Ok, ma il No più No degli altri?


«Oddio. Credo quando nel 2010 improvvisamente mi dissero che non avrei più condotto la trasmissione Festa Italiana. Ho scapocciato. Per mesi non riuscivo a farmene una ragione».


E poi?


«E poi... è arrivato il periodo più bello della mia vita.

Mi sono trasferita a Milano, ho conosciuto mio marito (il manager e scrittore Guido Maria Brera), ho avuto due figli: Guido Alberto e Cora. E ho trovato la strada per altre trasmissioni di successo. Ora che ci penso è un No che non ho inserito nel mio podcast».


A proposito a suo marito piace?


«Guido parla da anni di podcast, ci crede molto. Pensa siano il futuro. Io, invece, penso siano il presente. Il futuro, non so, forse sarà qualcosa ancora di diverso, qualcosa che attraverso la Rete permetta a chiunque, a qualsiasi età, di fare ciò che desidera».


Ma quanto dura una puntata?


«Circa venti minuti. É come una cena senza portate prestabilite. Si improvvisa, ci si fa trascinare».


Cosa le piace di più di questa formula?


«Che è il modo migliore per confezionare un'intervista. Non puoi cambiare quello che si dice ma puoi montarlo e dargli un certo ritmo. Fantastico».


Qual è il personaggio che l'ha colpita di più?


«Ognuno per qualcosa».


Ne scelga uno.


«Giovanna Botteri. Una puntata davvero bella. Una donna pioniera in un lavoro da sempre maschile e maschilista. Che non ha rinunciato alla maternità senza sentirsi in colpa per le sue lunghe partenze in luoghi di guerra lontani. Sono uscite fuori davvero tante cose. Una vera chicca».


riproduzione riservata ®

© RIPRODUZIONE RISERVATA