Castellitto è Aldo Moro: quando la fiction tv fa Storia

aldo moro il professore fiction rai sergio castellitto
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di Paolo Travisi
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Sabato 5 Maggio 2018, 08:56 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 12:22

L’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma è gremita per una lezione speciale. Quella su Aldo Moro, ucciso il 9 maggio 1978 dalle Brigate Rosse. Sono trascorsi 40 anni, ma il suo insegnamento politico e l’impegno umano restano un faro per molti.

La Rai, in collaborazione con l’ateneo romano, ha coinvolto studenti di scuole superiori ed universitari per la proiezione in anteprima del docuflim “Aldo Moro – Il Professore”, interpretato da Sergio Castellitto per la regia di Francesco Miccichè. La fiction (in onda su Rai1 il prossimo 8 maggio) affronta una parte fondamentale, seppur meno nota al grande pubblico, del percorso di Moro: la docenza universitaria alla facoltà di scienze politiche iniziata nel 1963. Fino al ‘78, anno del sequestro e della morte.
 



Molti giovani, oggi conoscono il nome dello statista, perché il piazzale che introduce alla città universitaria, porta il suo nome. Ecco l’importanza di questa operazione. Alcuni di loro hanno avuto la possibilità di avvicinarsi o approfondire la figura di Moro, esperto ed appassionato di diritto, prima che politico, grazie a questa fiction, mostrata in contemporanea in 14 sedi regionali della Rai. Un ponte ideale da nord a sud, in nome della memoria.
«Di solito le nostre fiction sono proiettate a Viale Mazzini – dice Mario Orfeo, direttore generale della Rai - ma per un evento di questo tipo, abbiamo scelto un luogo eccezionale insieme a voi giovani studenti e professori».
«La missione è trasmettere le conoscenze alle nuove generazioni, a chi non ha vissuto gli eventi» è il saluto di Renato Masiani, prorettore vicario, prima della proiezione.

Straordinaria l’interpretazione di Sergio Castellitto, che si è preparato al ruolo, studiando le lettere scritte da Moro durante il sequestro, guardando i filmati d’epoca e la Tribuna politica. «Quando ci fu l’attentato a Via Fani, avevo una ventina di anni ero uno studente di recitazione e stavo entrando in teatro - dice l’attore, tornando con la memoria a quei momenti che hanno segnato uno spartiacque nella storia del nostro paese - Hanno tolto l’idea della giovinezza ad un’intera generazione, perché i terroristi avevano la mia stessa età. Erano dei giovani che uccidevano e lo dico davanti a dei giovani. Secondo me, la grande lezione di Moro è stata la mitezza, cioè la capacità di ascoltare gli altri e non come i politici di oggi, che aspettano solo il momento di fare il loro discorso precotto».

«Ed infatti - aggiunge il regista Miccichè - non vedo oggi chi possa rappresentarci. La storia d’Italia sarebbe stata ben diversa se ci fosse stato Moro ancora in vita». Le luci in sala si spengono, inizia il film, tra interviste agli allievi universitari, video di repertorio giornalistico e l’interpretazione di Castellitto. Prima degli applausi, un finale di grande simbolismo. Un discorso mai pronunciato da Aldo Moro, in un’aula del Parlamento vuota.

 

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