La Casa di Carta, terza stagione in arrivo. Tokyo: «Sarà esplosiva». E ricorda: «Quando a Roma ero in hotel e...»

La casa di carta, terza stagione in arrivo. Tokyo: «Sarà esplosiva». E ricorda: «Quando a Roma ero in hotel e...»
La casa di carta, terza stagione in arrivo. Tokyo: «Sarà esplosiva». E ricorda: «Quando a Roma ero in hotel e...»
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Lunedì 3 Settembre 2018, 13:21 - Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 14:51

Sarà una terza stagione «esplosiva» quella della serie tv cult spagnola "La casa di carta". Parola della sexy Tokyo, al secolo Ursula Corber, 29 anni, barcellonese, protagonista e narratrice della serie, che si racconta in esclusiva nel numero di settembre di GQ.

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Le prime  due stagioni, dopo essere uscite in Spagna, sono state rilanciate internazionalmente da Netflix, e "La casa de papel", questo il titolo originale, è diventata la serie di lingua non inglese più vista di tutti i tempi per la piattaforma streaming tanto che, anche se la vicenda sembrava conclusa con la fine della seconda stagione, nel 2019 arriverà appunto la terza.
 

Alla vigilia dell'inizio delle riprese, Ursula Corber anticipa che la nuova stagione sarà ancora più esplosiva. «È una bomba di personaggio, il migliore che potessi sognare. E poi il nome, Tokyo: non lo cambierei con nessun'altra città». La vera arma vincente della serie, dice a GQ, è la sfida al potere di questo gruppo di persone ai margini della società che si asserragliano nella Zecca di Madrid per stampare 2 miliardi e mezzo di euro al canto di Bella ciao: «Sono persone che hanno sbagliato, ma non sono persone cattive, sono sopravvissuti.

La gente - aggiunge l'attrice - si identifica nella loro battaglie. E mi commuove l'affetto che, a causa loro, rivolge a noi. Il set è stato un'esperienza totalizzante e indimenticabile. Lo sapevamo fin dall'inizio che stavamo facendo qualcosa di straordinario, però quando mi hanno detto che Netflix avrebbe portato la serie all'estero ho pensato: bello, ma chi la vedrà? Il giorno dopo il debutto internazionale ero in Uruguay, neppure ci pensavo, a una festa mi si avvicina una persona e dice: "Tokyo, sei una dea!". Il giorno della conferenza stampa a Roma sono andata a fare un pisolino in hotel, mi ha svegliato un rumore, ho aperto la finestra, fuori centinaia di persone cantavano Bella ciao. Ormai l'85% dei miei follower vive fuori dalla Spagna. Mi sembra tutto un sogno».

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