Anna Bulgari e il figlio Giorgio Calissoni, la storia del brutale rapimento dopo 37 anni diventa un docufilm Rai

Anna Bulgari e Giorgio Calissioni durante la prigionia. La foto venne scattata dai sequestratori ed inviata alla famiglia.
Anna Bulgari e Giorgio Calissioni durante la prigionia. La foto venne scattata dai sequestratori ed inviata alla famiglia.
di Emilio Orlando
2 Minuti di Lettura
Giovedì 19 Novembre 2020, 11:09 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 03:04

Aveva solo 17 anni quando venne rapito insieme alla madre ad Aprilia in provincia di Latina. Davanti alla donna i sequestratori gli mozzarono l'orecchio per spedirlo ai familiari che dovevano pagare il riscatto. Trentacinque lunghi ed interminabili giorni di prigionia in balia dei rapitori. Vennero liberati la sera della vigilia di Natale di 37 anni fa, dopo il pagamento del riscatto. La drammatica ed avvincente vicenda di Giorgio Calissoni – rapito insieme alla madre Anna Bulgari, scomparsa lo scorso maggio diventa un documentario dove i protagonisti ripercorrono fedelmente uno dei rapimenti più brutali della stagione dei sequestri. Il titolo del docufilm  è “Ti ho visto negli occhi ” ed andrà in onda a partire da questa sera su RaiPlay. E proprio alla memoria di Anna Bulgari è dedicato il documentario che lei stessa aveva fortemente desiderato, rivelando in modo provvidenziale, prima della sua scomparsa, particolari inediti sul rapimento.

Covid, a Roma la cocaina arriva a casa: agenti a caccia di falsi rider

Ecco l'ufficio collocamento pusher: paga da 100 a 250 euro al giorno

Così i 35 giorni della prigionia, riprendono vita grazie ad Anna e grazie ai ricordi di Giorgio, allora diciassettenne, in un docucrime scritto e ideato da Vania Colasanti per la regia di Andrea Menghini. testimonianze inedite e il repertorio si fondono per dare vita a una storia piena di colpi di scena, a partire dalla rocambolesca giornata del rapimento nella villa di Aprilia. Poi il drammatico epilogo del taglio dell’orecchio di Giorgio prima del rilascio e la successiva condanna a trent’anni di reclusione per il capobanda che nel 2005, dal carcere, invia una lettera a Giorgio. ( Nella foto in basso Giorgio Calissoni oggi). 

Da Carminati al Madoff dei Parioli. Il Covid blocca i processi: tribunale in tilt

Fino al momento del suo arresto era considerato il re delle start up italiane.

«Su RaiPlay – sottolinea la direttrice Elena Capparelli – si trovano storie del presente e del passato,  personaggi e fatti che hanno catalizzato l’attenzione dei media e hanno lasciato un segno nell’immaginario collettivo del nostro Paese. Il rapimento Bulgari Calissoni è stato un fatto di cronaca nera che ha impressionato molto l’opinione pubblica che ancora, a distanza di quasi 40anni, ne conserva una memoria forte. Attraverso questo docu crime vogliamo raccontare soprattutto le emozioni, intime e drammatiche, la durezza di quei terribili momenti e la speranza ritrovata, attraverso la testimonianza diretta di chi li ha vissuti in prima persona». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA