Roma: il successo del festival Ponte Lupo e i giganti dell’acqua, in ricordo di Franca Valeri

Festival Ponte Lupo e i giganti dell'acqua, in memoria di Franca Valeri
Festival Ponte Lupo e i giganti dell'acqua, in memoria di Franca Valeri
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Venerdì 30 Luglio 2021, 18:17 - Ultimo aggiornamento: 18:30

Si concluderà sabato 31 luglio, con In memoria di una signora amica, omaggio a Franca Valeri, la prima edizione del festival Ponte Lupo e i giganti dell’acqua, rassegna di visite guidate ed incontri in uno dei luoghi più significativi dell’Agro Romano Tiburtino Prenestino, organizzata dall’Associazione Ponte Lupo - il gigante dell’acqua in collaborazione con la Delegazione di Roma del FAI e sostenuta dal comitato promotore per il Distretto Archeologico Rurale.

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Un omaggio alla grande attrice e autrice, recentemente scomparsa, che fu madrina di Ponte Lupo e in prima linea nella battaglia del 2011 contro la discarica vicino a Villa Adriana, nel giorno della sua nascita, con la partecipazione di Sabina Guzzanti, Pino Strabioli, Paola Minaccioni, Orsetta De Rossi e Urbano Barberini, e momenti musicali dell'orchestra Gli Archi del CDM diretti dal maestro Federico Biscione, a cura del Centro Diffusione Musica di Tivoli.

Urbano Barberini, ideatore del festival assieme a sua moglie Viviana, ha dichiarato: «Il festival nasce dalla volontà di creare una sinergia tra le aziende agricole, custodi del paesaggio, e i beni culturali insistenti in quest’area, favorendo lo sviluppo di un’economia sana e sostenibile, unico strumento di tutela attiva. Come già per le altre serate, le ballette di paglia, unica comodità messa a disposizione dei visitatori dal nostro ecofestival, sono tutte esaurite.

Il grande riscontro che ha avuto l’iniziativa ci conferma che c’è molta attenzione sui temi che riguardano l’ambiente e la tutela dei nostri beni culturali. Questo festival è un atto d’amore per la terra e per la storia, per la nostra identità culturale costantemente minacciata da progetti che portano solo degrado e consumo del suolo, come discariche e cementificazione. Questo è il primo anno senza Franca, e con alcuni amici abbiamo deciso di ricordarla insieme.

Franca accettò di essere madrina di Ponte Lupo dando inizio in questo territorio a quella che lei stessa definì la rivoluzione degli educati. Al di là del mio rapporto personale con Franca, io credo che tutti le dobbiamo molto, ci ha ricordato che si può vincere le battaglie senza bombe, ma con un esplosivo che ci ha reso grandi nel mondo: la civiltà.

Per questo continueremo come sentinelle a presidiare questi luoghi, gli stessi del Grand Tour, che il mondo ci invidia».

L’Associazione ha lanciato anche una petizione che ha già superato le 6000 firme a favore del distretto archeologico rurale dell’Agro Romano Tiburtino Prenestino e per dire No alla discarica.  

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