Muti, Siani e Allevi tra i big. Il Teatro Orfeo presenta la stagione invernale: il programma e gli ospiti

Muti, Siani e Allevi tra i big. Il Teatro Orfeo presenta la stagione invernale: il programma e gli ospiti
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Lunedì 8 Agosto 2022, 15:38 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:54

«I più grandi passano da qui» è lo slogan della stagione teatrale organizzata dal Cinema Teatro Orfeo a Taranto, in collaborazione con il Comune. Venti gli spettacoli in programma a partire dal 4 novembre. Questa mattina, nel corso della conferenza stampa di presentazione, annunciati i nomi degli artisti: Giorgio Pasotti con «Hamlet», Giampiero Ingrassia con «Faust», Milena Vukotic con «A spasso con Daisy», Carlo Buccirosso con «L'erba del vicino è sempre più verde», Beppe Barra con «La cantata dei pastori», Riccardo Rossi con «W le donne», Alessandro Siani con «Extra felicità tour». Ed ancora: Lina Sastri con «Eduardo mio», Ornella Muti con «Il pittore di cadaveri», Elena Sofia Ricci con «La dolce ala della giovinezza», Biagio Izzo con «La coppia strana» e Yari Gagliucci con «L'ombra di Totò». I dettagli sono stati illustrati da Adriano Di Giorgio, proprietario, gestore e direttore artistico del Teatro Orfeo, e dall'assessore alla Cultura e allo Spettacolo Fabiano Marti.

Allevi e Pintus fuori abbonamenti

Tra gli spettacoli fuori abbonamento anche Angelo Pintus con «Non è come sembra», Giovanni Allevi con «Piano solo tour», Max Angioni con «Miracolato», Maurizio Battista con «Tutti contro tutti», Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo con «Tutto il mondo è un palcoscenico», Marco Bocci con «Lo zingaro», Stefano Fresi con «Cetra una volta» e Dodi Battaglia con «Nelle mie corde canzoni e sorrisi».

Si tratta, ha detto Di Giorgio, «della stagione dell'Orfeo più bella di sempre. Il cartellone vede i nomi più importanti dello spettacolo italiano. Inoltre stiamo lavorando per portare Drusilla Foer ad aprile». L'assessore Marti ha affermato che «il Teatro Orfeo ha mostrato la sua capacità anche nelle difficoltà dovute alla pandemia. A Taranto si può mangiare con la cultura e nei prossimi anni avremo anche altri teatri in città».

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