Sharon Stone e il dramma dell'ictus: «Io come Lady Diana, dimenticata da chi diceva di amarmi»

Sharon Stone ricorda il dramma dell'ictus: «Ho perso tutto, anche mio figlio»
Sharon Stone ricorda il dramma dell'ictus: «Ho perso tutto, anche mio figlio»
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Domenica 21 Luglio 2019, 18:24 - Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 14:12

«Ero una delle donne più famose e amate al mondo, poi all'improvviso tutti sembravano essersi dimenticati di me. Mi sono sentita abbandonata e ho perso tutto, compresa la cosa più importante che avevo: l'affetto di mio figlio». Sharon Stone, 61 anni, è tornata a parlare del momento peggiore della propria vita, quello successivo all'ictus accusato nel 2001.

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Intervenendo come testimonial a un evento benefico, la popolare attrice, divenuta famosa a livello mondiale grazie a Basic Instinct, ha raccontato il proprio dramma personale a Variety. Dopo il grave aneurisma che l'aveva colpita, Sharon Stone fu ricoverata d'urgenza e sottoposta ad un lungo e delicato intervento chirurgico, a cui poi aveva fatto seguito un lungo percorso di riabilitazione. Il malore accusato 18 anni fa aveva fatto temere non solo per la carriera, ma per la stessa vita dell'attrice, che a distanza di tutto questo tempo ha deciso di togliersi qualche sassolino dalla scarpa.

«Non smetterò mai di ringraziare tutti i medici che mi hanno salvato la vita. Dopo essere sopravvissuta, fui costretta a ricominciare da zero, nel vero senso della parola. Dovevo imparare di nuovo a fare cose elementari, come camminare, parlare e scrivere; il tutto, mentre lottavo per la custodia legale di mio figlio Roan» - racconta oggi Sharon Stone - «Sono stata trattata in modo crudele e brutale da tutti, dalle mie colleghe alla giudice che si occupò del caso della custodia di mio figlio. In quel momento ho capito una cosa: la gente non ha la minima idea di quanto possa essere pericoloso un ictus e quanto possa essere faticoso riprendersi totalmente: mi ci sono voluti sette anni e in quel periodo ho visto la mia carriera svanire, anche se ho sofferto soprattutto per aver perso mio figlio».

Il ritorno di Sharon Stone nel mondo dello spettacolo arrivò solo qualche anno dopo, grazie ad un accordo che la fece diventare testimonial di Dior: «In tutto il periodo successivo all'ictus ho perso tutto ciò che avevo: la casa, la carriera, la famiglia. Mi tolsero mio figlio, mi sentii come se mi avessero tolto anche la mia stessa identità. Sprofondai sempre di più e mi sono sentita come la fenice: mi hanno bruciato fino alla fine e ora non sono più nulla di ciò che ero stata fino a quel momento». L'attrice, poi, arriva a paragonarsi all'amica Lady Diana: «Come lei, mi sono sentita facilmente dimenticata da chi diceva di amarmi».

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