L’acqua, la sete, l’arte, l’orecchio.La musica

L’acqua, la sete, l’arte, l’orecchio.La musica
di Giorgia SALICANDRO
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Sabato 17 Settembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:50

Il filosofo greco Talete di Mileto trovava nell’acqua l’”arché”, l’origine di tutte le cose. Senza acqua, si sa, la vita è impossibile, e la storia di tutte le civiltà è stata scritta nei millenni di pari passo con gli infiniti strategemmi per trovare, conservare, utilizzare l’acqua. Da oggi fino a dicembre, il festival “La sete e l’orecchio” celebra il valore culturale dell’acqua con un articolato programma di residenze artistiche, laboratori e performance. Il progetto, a cura di Ramdom con la direzione artistica di Donato Epiro, è realizzato in collaborazione con il Museo Castromediano di Lecce e il Comune di Castrignano de’ Greci ed è sostenuto dal Fus 2022.
Questa sera l’appuntamento è a Kora, presso il Palazzo baronale di Castrignano de’ Greci, per il primo giorno di festival che ospiterà i concerti di Mike Cooper e Francesco Fonassi e la performance/installazione (Re)Bo(U)Nds di Giulio Colangelo.

Un ingegnoso e ramificato sistema per l’approvvigionamento idrico

Tutti sanno che la città di Matera è inserita nella lista dei siti Unesco, ma pochi ne conoscono la ragione: non solo i sassi, ma l’eccezionale sistema di raccolta delle acque è patrimonio dell’umanità, quella rete che scorreva in cavità dalle forme e dalle funzioni molteplici. Anche a Castrignano de’ Greci, è esistito per secoli un ingegnoso e ramificato sistema per l’approvvigionamento idrico, che ha finito per caratterizzare l’identità stessa del territorio: si pensi al toponimo “Pozzelle”, riferito a un Parco, a una Masseria e a una Chiesa - Santa Maria delle Pozzelle - il quale allude ai serbatoi ipogei in cui si convogliavano le acque piovane, divenuti anche luoghi di incontro o di culto.

Esplorare le potenzialità creative e narrative legate all’elemento dell’acqua è l’obiettivo del festival, che comincia questa sera negli spazi di Kora. Ospite internazionale, il musicista e artista visivo Mike Cooper con “Spirit songs from Island Gardens”, un set incentrato sull’improvvisazione e sulla composizione istantanea, accompagnato da una selezione di video dalla serie Island Gardens, filmati dal musicista durante i suoi viaggi nelle zone tropicali: isole basse del Pacifico e dell’Oceano Indiano che stanno già sperimentando gli effetti del riscaldamento globale e l’aumento del livello del mare.

(Re)Bo(U)Nds, Colangelo e la sua live performance

Sul palco anche Giulio Colangelo, docente di Composizione musicale elettroacustica al Conservatorio di Lecce, con il progetto (Re)Bo(U)Nds, una live performance per elettrovalvole comandate, luci reattive, elaborazione del suono in tempo reale a partire dal gocciolare dell’acqua, in un riecheggiare e “rimbalzare” del suono originario in tutte le direzioni. Mentre Francesco Fonassi, musicista, sound designer e producer, porterà il set “quasai”, registrazioni di idrofoni a bobina Nagra - raccolti sulle rive del Mare del Nord - e una serie di materiali per sintetizzatori prodotti presso l’Elektronimusikstudion Ems di Stoccolma.

"La sete e l’orecchio" prosegue nelle prossime settimane con le residenze artistiche che ospiteranno il sound artist e musicista Attila Faravelli, la danzatrice Marta Bellu e il collettivo Canti Magnetici, invitati a relazionarsi con i luoghi di Castrignano de’ Greci e con gli spazi e la collezione del Museo Castromediano, con una serata di restituzione finale al Castromediano il prossimo 3 dicembre. In programma anche laboratori aperti a professionisti e non, guidati da Marta Bellu e Attila Faravelli (info www.ramdom.net www.k-ora.it).

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