Sanremo 2020, la figlia adottiva di Togliatti conferma: «È vero, gli piaceva Rita Pavone»

Sanremo, la figlia adottiva di Togliatti conferma: «È vero, gli piaceva Rita Pavone»
Sanremo, la figlia adottiva di Togliatti conferma: «È vero, gli piaceva Rita Pavone»
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Mercoledì 8 Gennaio 2020, 21:08 - Ultimo aggiornamento: 21:24

Sanremo, anche Rita Pavone sarà al prossimo Festival: e nelle ultime ore incassa la notizia di aver avuto un fan d'eccezione, anche se molto lontano nel tempo. La figlia adottiva di Palmiro Togliatti, Marisa Malagoni, all'agenzia Adnkronos ha infatti ricordato come a suo padre piacesse la cantante de La partita di pallone: «Si è vero, a Palmiro Togliatti piaceva Rita Pavone», ha detto, in una conferma inviata per email all'Adnkronos.

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Marisa è la sorella di Arturo, operaio ventenne, una delle sei vittime morte il 9 gennaio 1950 nell'eccidio delle Fonderie Riunite di Modena. È stata la stessa popolare cantante ex 'Gianburrasca', dopo le polemiche che hanno accompagnato l'annuncio della sua prossima partecipazione al Festival di Sanremo, a rivelare in alcune interviste apparse oggi: «Anche Togliatti era un mio fan e veniva ai miei concerti. Avrei dovuto rifiutare le lodi di Togliatti? E ora dovrei rifiutare quelle di Salvini? State sicuri che io non ho santi protettori. Se li avessi non sarei rimasta fuori da Sanremo per tutti questi anni».



Il segretario del Partito comunista italiano «riteneva la Pavone e Mina brave cantanti rappresentanti le nuove leve», commenta ora la psicologa clinica Marisa Malagoli, professoressa della Facoltà di Psicologia dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza.
Ma Togliatti andava ai concerti della cantante che nel 1963 ottenne uno straordinario successo con La partita di pallone? «Non esageriamo! - risponde Marisa Malagoli - All'epoca le canzoni si ascoltavano per radio... c'erano le feste dell'Unità... e una persona attenta leggeva sui giornali dei successi di quelli che allora erano i beniamini dei giovani».



Non conosce gli interessi musicali del "Migliore", così era chiamato Togliatti dai militanti comunisti, ma lo storico e politologo Giuseppe Vacca, ex deputato comunista e presidente onorario della Fondazione Gramsci di Roma, non si meraviglia dell'eventuale interesse dell'allora segretario del Pci per le cantanti dei primi anni '60.
«Togliatti era interessato a tutto quello che succedeva nel panorama culturale e in particolare a ciò che piace alle nuove generazioni, perché voleva comprendere e cercare di sintonizzarsi», ricorda il professore Vacca all'AdnKronos. 

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