Sanremo 2021, Francesco Renga: «Cantare senza pubblico è limitante, non sono abituato, ma non vedo l'ora»

(credit foto Toni Thorimbert)
(credit foto Toni Thorimbert)
di Ida Di Grazia
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 17 Febbraio 2021, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 17:42

Sanremo 2021, Francesco Renga: «Cantare senza pubblico è limitante, non sono abituato, ma non vedo l'ora». In gara con il brano “Quando trovo te” (Sony Music), scritto  insieme a Roberto Casalino e Dario Faini, Renga - alla sua ottava partecipazione - esplora il concetto di “oblio salvifico” e alla stampa ha raccontato le sue emozioni per questo «Festival della ripartenza».

 

Leggi anche > Sanremo 2021, la prima volta di Fedez al Festival: «Ho l'ansietta ma non vedo l'ora».

Francesca Michielin: «Felice ed emozionata»

«Tornare a Sanremo non ha mai avuto per me un significato più profondo – racconta Francesco Renga – non è solo la gioia di tornare su quel palcoscenico, in quel contesto così importante per la musica e per il mio lavoro. Questa volta significa ricominciare finalmente a farlo, il mio lavoro. Significa ripartire insieme con tutto il Paese. Sanremo diventa così il simbolo stesso di una ripartenza del mondo dello spettacolo e un segnale di speranza: la speranza che questo incubo possa finire il prima possibile». Così Francesco Renga oggi durante l'incontro con la stampa per parlare di  “Quando trovo te”, il brano che presenterà al prossimo Festival di Sanremo 2021.

«E' il primo momento - ha spiegato il cantante di Brescia - dopo mesi e mesi di nulla che torno a fare su un palcoscenisco ahimè senza pubblico il mio lavoro. E’ un Sanremo come ho detto che rimarrà negli annali perché si spera non si ripeta più. Non riguarda più solo noi che saliamo sul palco a cantare, la macchina Sanremo fa lavorare centinaia di persone che avrebbe rischiato di non lavorare neanche questa volta».

Sull'assenza di pubblico, sull'enorme presenza di giovani in questa edizione Renga ha risposto a Leggo cosi: «Cantare senza pubblico è molto limitante, il pubblico ti dà feedback immediato, e so anche che quel palcoscenico fa storia a sé, non è mai stato un concerto in un teatro, non so se i giovani siano avvantaggiati o meno. Io penso che non sia prevedibile cosa succederà, Sanremo è da sempre storia a parte, ma non vedo l'ora. Mi diverte pensare che tutti questi giovani hanno la stessa età di quando io ho cominciato, avevo 22 anni, quindi è motivo di orgoglio essere qui giorcare sul loro terreno e dopo tutti questi anni restare collegato sul loro campo, nonostante la mia venerdanda età (ride ndr.). La mia prima volta ero nelle nuove proposte,  è molto emblematico invece ora vedere i tanti giovani tra i big, è il segno vero del cambiamento e dell'evoluzione del Festival in questi ultimi anni»

“Quando trovo te” parla di "oblio salvifico", ma cosa si intende? «Si può partire da quello che si è vissuto e si sta vivendo, racconta di un uomo che cammina per strada ed è in preda ad un tormento esistenziale negativo che però lo porta a ricordarsi di qualcosa che più che dimenticato aveva nascosto. Ci sono ricordi che custodiamo nell’anima per proteggerli dal casino della vita delle nostre esistenze. Bisogna ritrovare le piccole cose di ogni giorno che a me salvano la vita, come lo sguardo dei miei figli, il ricordo di un abbraccio».

Sanremo 2021, Francesco Renga e il lockdown

«Non è andato tutto bene e qualcuno è stato lasciato indietro, penso al nostro comparto, ai miei colleghi, ai lavoratori dello spettacolo che hanno avuto pochissime tutele e attenzioni. Ne usciremo migliori? Io parlo per me, questo periodo assurdo è servito per ritrovare e riscoprire delle cose che stavamo perdendo, anche il solo fatto di stare a casa. Ci siamo sentiti di colpo soli ma paradossalmente ci ha dato il senso di unità che stavamo perdendo. Io nel mio piccolo ho cercato di fare il possibile, capire che se ti accorgi di qualcuno indietro gli dai una mano. In una città operosa come Brescia si è riscoperto lo spirito di questa città, il senso di comunità»

Sanremo 2021, Francesco Renga e progetti futuri

«In questo momento non ho nemmeno idea di fare un album, sto lavorando, sto scrivendo , al momento il mio unico orizzonte è questo Sanremo. Duetti? Mi è sempre divertito il confronto e la collaborazione quando riguarda l’ambito artistico quindi mai cose fatto a tavolino o per il mercato, non mi precludo nulla. Per ora non c'è nessun album all'orizzone ma a fine anno qualcosa ci sarà»

© RIPRODUZIONE RISERVATA