Sanremo 2020, il pagellone: Amadeus da 10, 4 a Benigni e zero a Morgan

Sanremo 2020, il pagellone: Amadeus da 10, 4 a Benigni e zero a Morgan
di Marco Castoro
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Lunedì 10 Febbraio 2020, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 09:46
Il pagellone del Festival di Sanremo 2020. 

10 AMADEUS
È stato il pilota automatico di questo Festival dei record. Con la sua semplicità e umanità ha conquistato tutti, dimostrando che le polemiche nei suoi confronti non erano giuste. Mai sopra le righe, non si è preso troppo su serio, anzi ha saputo lasciare la ribalta agli altri.


9 FIORELLO
Ha dominato la scena con le sue gag e le sue irruzioni. Ha protetto le spalle dell'amico Amadeus. Una coppia che ormai si può considerare l'Arbore-Boncompagni dei nostri tempi. Probabilmente non lo avrebbe fatto per nessun altro . E nessun altro, a quanto pare, lo ha fatto per Amadeus. Una prova di grande amicizia. E in questo mondo, e di questi tempi, non è da poco.

8 GABBANI e DIODATO
Gabbani non ha centrato il tris. In testa nella classifica del televoto e della giuria demoscopica è stato sorpassato da Diodato grazie soprattutto alla sala stampa. Il cantautore pugliese ha portato una canzone bella ed elegante. Nessuna polemica tra i due, una lezione a tanti che parlano e poi quando le cose non vanno danno la colpa agli altri.

7 PINGUINI, JUNIOR CALLY e SABRINA
Sono state le vere rivelazioni di questa settantesima edizione di Sanremo. Ai Pinguini va senz'altro l'Oscar della simpatia, mentre merita un premio speciale Junior Cally per aver resistito a un bombardamento pregiudizievole di chi non conosce il rap ed è convinto che ogni canzone sia autobiografica. Ha fatto bene a togliersi la maschera. Sabrina Salerno piace a 50 anni come piaceva 30 anni fa. Un ritorno da lontano che suona come una novità.

6 DILETTA, FERRO e ACHILLE LAURO
Diletta Leotta supera l'esame ma non c'erano dubbi sulla sua capacità di stare davanti alle telecamere. Tiziano Ferro ha sfoggiato ottime performance. Molto bello il momento di commozione per Mia Martini, ma la battuta con l'hashtag su Fiorello ha rischiato di rovinare il festival. Lauro è stato un museo. Ha voluto esagerare, stupire il pubblico con le sue performance. Ma tutti questi effetti speciali sono sicuramente serviti a mascherare una canzone non all'altezza del suo repertorio.

5 ANTONACCI, CLERICI
Antonacci sembra ormai un lontano parente del Biagio di qualche anno fa. Ma la voce, come direbbero le Vibrazioni, dov'è? dov'è? Dov'è?. Antonella Clerici come presentatrice non si discute. I suoi giochini con Amadeus sono apparsi un po' troppo infantili. E poi i suoi vestiti lasciano di stucco.

4 BENIGNI, ELETTRA LAMBORGHINI
Il comico toscano ha perso i tempi televisivi. Il suo monologo è risultato troppo lungo. Gli applausi finali erano probabilmente dovuti al fatto che fosse finalmente finito. La canzone della Lamborghini è travolgente ma lei è un po' troppo estrosa. Con quelle scollature è facile che i seni se ne vadano in giro ballando. Bene in radio, meno in televisione.

3 FRANCESCA SOFIA NOVELLO
Con lei sono tornate le vallette al Festival. Una nota stonata nel Sanremo dedicato alle donne di personalità e carattere. È giusto che stia un passo indietro alle altre conduttrici, Georgina compresa. Forse l'unica scelta inspiegabile di Amadeus.

2 DOMENICA IN
A macchiare l'ottimo lavoro fatto da Amadeus e tutta la Rai in questa settimana ci ha pensato Domenica In da Sanremo. Disorganizzazione, cantanti curati e altri bistrattati e mandati via. Certi, non rispettati, se ne sono andati infuriati senza nemmeno potersi esibire. Gaffe su gaffe che fanno sorgere una sola domanda: o la zia Mara sta perdendo i colpi o i suoi autori sono scarsi e la mettono alla berlina. Qualcuno intervenga.

1 JOVANOTTI e MONICA BELLUCCI
Hanno sbagliato a disertare il Festival più luminoso degli ultimi anni. Con loro due la torta avrebbe avuto due ciliegine speciali. Li aspettava Amadeus, li aspettava il pubblico. Ma alla fine peggio per loro. I più grandi assenti dopo il weekend.

0 MORGAN
Mina canterebbe: Non cambi mai. L'ha fatta grossa coinvolgendo un artista pacato ed elegante come Bugo. Ma se è vero ciò che ha raccontato Morgan sullo staff di Bugo, anche il suo collega farebbe meglio a cambiare musica.

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