Peppino di Capri fa 60 anni di carriera e sui social arriva la lettera ad Amadeus: «A Sanremo il Premio alla carriera»

L'iniziativa è partita da Radio Italia e in molti del mondo della musica e dello spettacolo hanno preso a cuore

Peppino di Capri fa 60 anni di carriera e sui social arriva la lettera ad Amadeus: «A Sanremo il Premio alla carriera»
Peppino di Capri fa 60 anni di carriera e sui social arriva la lettera ad Amadeus: «A Sanremo il Premio alla carriera»
di Niccolò Dainelli
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Mercoledì 19 Gennaio 2022, 19:09 - Ultimo aggiornamento: 20 Gennaio, 15:41

Peppino di Capri ha rimodernato la canzone napoletana, ha portato il twist in Italia, ha vinto Sanremo per ben due volte e ha partecipato alla Kermesse della canzone ben 15 volte. Ma non solo. Ha cantato coi Beatles e, in 60 anni di carriera, è passato dalle luci soffuse dei night ai palcoscenici più luminosi e importanti del mondo. Per il grande traguardo raggiunto, terrà un concerto allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli ed è già sold out da mesi. Adesso, in molti, vorrebbero che Peppino Di Capri ricevesse un premio alla carriera proprio al Festival di Sanremo

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Peppino di Capri è uno degli artisti più amati e popolari in Italia, re della canzone napoletana, ma anche dei balli di gruppo più in voga, dal 'cha cha' passando per l’hully gully fino al lento cheek to cheek. Un cantante conosciuto in tutto il mondo e apprezzato per i suoi brani sempre in voga che hanno accompagnato e continuano ad accompagnare le varie generazioni. Peppino di Capri compie 60 anni di carriera e sul blog Tutto fa broadway spunta la lettera ad Amadeus per chiedere il premio alla carriera all'artista.

«Al Direttore artistico del festival Amadeus,

Peppino Di Capri è uno degli artisti più conosciuti e apprezzati della musica italiana. Professionista esemplare, gran signore e persona molto umile nonostante abbia raccolto consensi in tutto il mondo e abbia vinto svariate manifestazioni canore e dischi d'oro, è amato da tutti non solo per le sue qualità artistiche ma anche per quelle umane che ne fanno un antidivo per eccellenza.



Ha iniziato nel '58 portando una ventata di freschezza nella musica, conciliando la tradizione con la novità del rock'n'roll e riproponendo in chiave moderna i classici napoletani che hanno fatto la storia della canzone del nostro paese e che grazie alle sue interpretazioni hanno goduto di una seconda giovinezza.



Ha portato il twist in Italia che ha lanciato con il brano "St Tropez", vero e proprio simbolo di un'epoca che ha dato il via a una stagione del costume conosciuta come quella dei "favolosi anni 60" ed ha aperto i concerti dei Beatles nella loro celebre tournèe italiana, ad ulteriore conferma della grande popolarità che ha sempre goduto presso il pubblico.



Ha superato mode e miti che si sono susseguiti nel corso dei suoi 60 anni di attività, continuando a fare il suo mestiere di entertainer di classe, passando così senza soluzione di continuità e con grande professionismo, dalle folle osannanti del Cantagiro alle poche decine di clienti dei night di via Veneto per poi ritornare in auge sui palcoscenici di mezzo mondo come il Carnagie Hall di New York, l'Arena Card di San Paolo in Brasile, il teatro San Carlo di Napoli.

Sempre col sorriso e sempre in compagnia del suo pianoforte.



Con 15 partecipazioni, coronate da due vittorie nel '73 col brano firmato da Califano "Un grande amore e niente più" e nel '76 col brano "Non lo faccio più" di Depsa, Bellincioni e Iodice, Peppino di Capri è il veterano del Festival, e questo palcoscenico è la sede più appropriata per conferire un riconoscimento a chi come lui ha dato tanto al pubblico senza risparmarsi in una vita dedicata alla musica.

Come abbiamo richiesto dai microfoni della nostra Radio (Radio Italia, ndr) e con una petizione on line tramite i social, l'artista napoletano merita un doveroso tributo quale può essere il Premio alla carriera».

Questa la lettera scritta da Francesco Troncarelli, giornalista radiofonico di Radio Italia, che ci tiene a sottolineare che alla diffusione hanno partecipato anche: Mara Venier, Pino Strabioli, Carlo Verdone, Maurizio Costanzo, Depsa, Renzo Arbore, Ivan Zazzaroni, Cristian De Sica, Enzo Avitabile, Carla Vistarini, Mimmo Di Francia, Giorgio Verdelli, Michele Bovi, Paolo Giordano, Alberto Salerno, Michele La Ginestra, Lillo e Greg, Lorena Bianchetti, Gerry Bruno, Edoardo Bennato, Dodi Battaglia.

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