Porto Rubino, salpa la musica

Porto Rubino, salpa la musica
di Eleonora Leila MOSCARA
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Lunedì 19 Luglio 2021, 05:00

Renzo Rubino torna a costeggiare la Puglia a bordo del suo gozzo Tramari, per la terza edizione di Porto Rubino, un vero e proprio viaggio via mare alla scoperta degli angoli marini pugliesi più suggestivi e ricco di musica d’autore. La speciale chiamata all’imbarco parte oggi da Polignano, Rubino presenterà in anteprima il suo nuovo album “Giocattoli marevigliosi”, in uscita a ottobre, distribuito da Universal Music. Il primo singolo si intitola “Giocare” e, così come molti dei brani di Rubino, ci troviamo di fronte a un gioco didattico linguistico.

«To play, jouer, abspielen, jolastu, sono tutte parole che significano “giocare” ma anche “suonare” – dice Rubino - questo brano, così come Porto Rubino, è nato come un gioco: divertimento in musica con atmosfere alla Tim Burton, un invito a guardare la vita con occhi di bambino per riappropriarsi dell’attitudine senza cui non esisterebbero la scoperta e la conoscenza».

«Nei mesi scorsi, quando la prospettiva era oscurata dalla pandemia, ho sentito la necessità di ritornare ad avere entusiasmo – continua - ho raccolto le energie e ho scritto un disco, non mi era mai capitato di farlo così velocemente. Voleva essere un disco dedicato ai bambini, poi mi sono accorto che avevo scritto favole per tutti. Giocare è stata l’ultima canzone scritta. Parla del rapporto con la memoria legata all’infanzia, l’adolescenza e quando i pensieri negativi non esistevano. È il mio antidoto contro la paura. Un invito al tornare a giocare per allontanare i cattivi pensieri».

Come hanno preso l’invito al tuo tour in gozzo gli ospiti di quest’anno?

«Per fortuna Porto Rubino inizia a essere conosciuto quindi, l’idea di suonare in mezzo al mare piace sempre. Negli anni scorsi però non era così. Dovevo specificare ogni cosa e molto spesso era complicato dire “suonerai su una barca messa al centro del porto”. La risposta era sempre “ma davvero? Ma c’è un palco?”; e io: “No! In mare”».
Tanti i compagni di viaggio di Porto Rubino e gli ospiti d’eccezione: da Polignano a Mare oggi con Vinicio Capossela e Micah P.Hinson, si sbarcherà a Castro Marina il 21 luglio con Edoardo Bennato, Francesca Michielin e Fulminacci; dall’alba del 23 luglio a Ostuni con Michele Bravi e Roy Paci, si approderà il 25 luglio alla grande festa finale di Maruggio con Mahmood, Francesco Bianconi, Giovanni Truppi, Margherita Vicario, Motta e Gino Castaldo.

Inoltre, in questa ultima edizione, grazie a un accordo con Regione Puglia, Puglia Sounds/Teatro Pubblico Pugliese e Puglia Promozione, Porto Rubino darà la possibilità a tre giovani artisti locali di aprire alcune tappe dell’evento.

«Mi sento orgoglioso di dire che questo festival accoglie tutti. Non facciamo solo musica indipendente, elettronica o popolare. Come in un porto di mare è meraviglioso avere sia Capossela che Molla che Mahmood, sia Gigante che Michele Bravi - aggiunge Rubino - tutti artisti con stili e pubblico diversi ma che parlano la stessa lingua».

Hai specificato quanto sia importante guardare il mondo con gli occhi di un bambino: è il segreto della tua musica?

«La musica è il mio gioco preferito da sempre, mi ha risollevato. Da tempo cerco il bello dove a volte è nascosto, ricerco la meraviglia nelle cose naturali di tutti i giorni».

E poi anche quest’anno Porto Rubino diventerà un docufilm per Sky Arte.
 

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