L'intervista/Mahmood & Blanco coppia d'oro al festival dei record. «Ecco cosa abbiamo imparato»

L'intervista/Mahmood & Blanco coppia d'oro al festival dei record. «Ecco cosa abbiamo imparato»
di Paola TROTTA
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Domenica 6 Febbraio 2022, 10:46

Mahmood & Blanco. Un Sanremo davvero da Brividi il loro. Sono balzati subito in testa alla classifica generale e alla vigilia dell'ultima serata continuavano a mantenere ben salda quella posizione, seguiti - ma a distanza nelle quotazioni degli scommettitori - da Gianni Morandi (volato al secondo posto dopo il duetto con Jovanotti nella serata delle cover), Elisa, Irama, Sangiovanni, Emma e tutti gli altri. Il loro brano è un successo già da milioni di stream, finito anche nella global chart di Spotify e in vetta a tutte le classifiche italiane.


Che sia vero o no, loro dicono di essere sorpresi e ancora un po' increduli per tutto questo. «Ci sono successe cose che mai avremmo immaginato - commentavano ieri mattina in conferenza stampa appena svegli dopo una notte che li ha visti brillare sul palco con la cover del Cielo in una stanza - così come il pezzo, arrivato nella global e tutti questi risultati incredibili. Siamo veramente un po' sotto choc e credo che realizzeremo meglio quando torneremo a casa».
E però a chi sottolineava il fatto che sin dal primo momento fossero i favoriti, i due ripetevano schernendosi: «Chi è favorito di solito non vince mai, comunque siamo tranquilli. Non ci pensiamo alla classifica, ci sono tanti altri artisti che stimiamo. Speriamo solo di non deludere chi ci segue. D'altro canto questo Sanremo è pieno di alti e bassi a livello umorale e di energia».
Alti e bassi, quali sono i bassi?
«I bassi sono di salute legati all'angoscia e all'ansia, però ci sosteniamo a vicenda e quindi i bassi non sono così bassi».
Secondo voi la presenza di Jovanotti nella serata delle cover ha avuto ripercussioni sulla classifica generale?
«Di certo loro due hanno spaccato con la loro esibizione. Sono stati bravi e hanno creato insieme una vera magia. Conta solo questo, non ci importa della classifica».
E per voi è stata una specie di strategia approcciarvi con umiltà al brano di Gino Paoli?
«Volevamo renderlo un minimo nostro ma mantenendolo come l'originale perché è un pezzo clamoroso. In generale non siamo venuti a Sanremo per cambiare i nostri stili, infatti la nostra canzone, Brividi, potrebbe benissimo comparire in entrambi i nostri album».
Pensate che ci sarà un'altra collaborazione futura?
«Non lo sappiamo ancora, non ne abbiamo ancora discusso. Per adesso ci siamo concentrati su Sanremo e ci stiamo divertendo insieme».
Cosa avete imparato l'uno dell'altro?
«Da una parte a pensare meno, dall'altra come tante piccolezze messe insieme possano diventare grandi».
Mahmood, tu come ti senti rispetto a quando hai vinto, l'altra volta?
«Il mio stato d'animo è partito proprio dal fatto di non pensare alla mia precedente vittoria. Ho affrontato tutto in maniera completamente nuova. Quando sei da solo l'energia è diversa, questa volta è un approccio totalmente nuovo e per questo ora sono stato più felice e con più voglia».
tu Blanco che sensazioni hai avuto?
«C'è un ritmo veloce, questa settimana è stata adrenalinica e l'ho vissuta molto bene».
Cosa rispondete a chi dice che l'unica certezza del Festival è Fiorello?
«Siamo entrambi suoi fan e quindi siamo d'accordo. Lo abbiamo conosciuto ed è un grande. Altre certezze però sono Gianni Morandi e Massimo Ranieri e ci è piaciuta un sacco Drusilla, servono personalità del genere che danno al Festival qualcosa in più, che va oltre lo scontato».
Avete condiviso la sua unicità, parlando di Drusilla?
«Abbiamo trovato strano come in cinque minuti abbia tenuto un discorso non scontato, questa cosa ci ha stupito positivamente».
Mahmood la tua vittoria del 2019 ha avuto molte polemiche. Secondo te è ora che il Festival conteggi anche gli stream?
«Gli stream per me devono essere la risposta, non devono contare, Sanremo deve rimanere così perché ci sono già persone competenti che sanno quello che fanno».
Quali sono i vostri artisti preferiti, quelli ai quali fate riferimento?
Mahmood: «Per me Celentano, Gino Paoli, Lucio Battisti, Modugno, e poi Mogol che ha scritto dei pezzi pazzeschi».
Blanco: «Paolo Conte è il mio preferito da sempre. Sono anche molto molto fan di Franco Battiato».
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