Notte della Taranta, Dardust: «Da Pasolini ai Cure, il mio concerto». Bersani: «Pizzica patrimonio Unesco»

Notte della Taranta, Dardust: «Da Pasolini ai Cure, il mio concerto». Bersani: «Pizzica patrimonio Unesco»
4 Minuti di Lettura
Venerdì 26 Agosto 2022, 17:24 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:32

Ricerca, innovazione, futuro ed evoluzione culturale le parole scelte per la Notte della Taranta 2022. Parole che non sono soltanto l’anima dell’atteso evento giunto alla sua 25esima edizione, ma anche una risposta alle polemiche che ogni anno fanno da eco, una risposta ai cosiddetti “puristi” della Taranta che attaccano dicendo che non v’è ombra di ricerca. Una conferenza affollata quella tenutasi questa mattina negli spazi del meraviglioso Palazzo Marchesale di Melpignano, non solo in termini di addetti ai lavori ma, anche di un numero di persone fuori speranzoso di salutare o avere un autografo dagli ospiti previsti dalla manifestazione ma, i presenti hanno potuto intravedere solo Madame, Dardust e Samuele Bersani. Alla conferenza oltre agli ospiti e al maestro concertatore erano presenti: il presidente della Fondazione Massimo Manera, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, la sindaca di Melpignano Valentina Vantaggiato, la coreografa Irma Di Paola, il conduttore Gino Castaldo e in diretta skype anche Luca Scandale direttore di Puglia Promozione. Non potevano mancare nel classico pre concertone, anche i colossi di questa manifestazione come Luigi Chiriatti direttore artistico, Gianluca Longo in rappresentanza dell’Orchestra Popolare, Roberto Casaluci presidente dell’Unione dei Comuni della Grecìa salentina.

Dardust: «Da Puccini a Bowie, la mia Taranta»

«Non ho mai lavorato così tanto tempo per un progetto solo - ha dichiarato Dardust – ci ho messo tutto me stesso e tutte le mie influenze musicali, dalla musica classica come Puccini a David Bowie, Kraftwerk, Daft Punk.

Sarà un’esperienza che mi porterò dietro per sempre e che vorrei raccogliere in un album magari o in uno dei miei progetti futuri».  Il tributo a Pier Paolo Pasolini, nel centenario della sua nascita, è un brano con versi tratti dal Canzoniere italiano, sui quali è stata scritta «una melodia, come una suite in tre movimenti di 6-7 minuti, con dentro fascinazioni giapponesi» ha spiegato Dardust. I tre brani del Canzoniere sono «Piangi, misera mia, che so soldato», «Vurria salì 'ncil' a se putess» e «En tù pa tos astèrio à tton aghèra». Poi ci sarà un omaggio a Goran Bregovic sul brano «Stornelli» e altri tributi nascosti, come quello dedicato ai Cure nella pizzica di Torchiarolo, con un richiamo alla canzone «Lullaby che parla di un ragno - ha spiegato Dardust - mi sembrava perfetto per la Notte della Taranta». Accanto al maestro concertatore ci saranno Stromae, artista internazionale belga, Samuele Bersani, Madame, Marco Mengoni e Massimo Pericolo, oltre all'orchestra, ai cantanti e al corpo di ballo della Taranta. «Un viaggio con tracciati creativi e colori diversi - ha spiegato Dardust - . Il concetto sarà la contaminazione, senza tradire la tradizione ma proiettandola verso il futuro, anche stravolgendola in alcuni casi, ma sempre con grande rispetto. In questo mese ho visto tutti i concerti dell'orchestra popolare - ha ammesso - , ho imparato a conoscere il potere catartico della pizzica, lo scambio di energia che si crea con il pubblico quasi come in un rituale, la sua forza emotiva straordinaria e sono stato pizzicato anche io»

Bersani: «Pizzica patrimonio dell'Unesco»

Ho sentito dire da Morgan, mi sembra dieci giorni fa, che il liscio potrebbe diventare patrimonio Unesco. Credo, e lo dico da romagnolo, che la Taranta potrebbe diventarlo almeno altrettanto. Perché al di là del fatto ipnotico, c'è molta bellezza in questa musica». Lo ha detto il cantautore Samuele Bersani, tra gli ospiti del Concertone della Notte della Taranta, in programma domani sera a Melpignano. Bersani ha partecipato oggi alla conferenza stampa di presentazione dell'evento e, a margine, ha lanciato quella che ha poi definito «una provocazione, per sottolineare l'importanza della pizzica quando si parla di tradizione e di musica popolare». Alla Notte della Taranta Bersani ammette che aspettava di parteciparvi da 20 anni. «Invidiavo - ha detto - i colleghi che nel tempo sono stati protagonisti qui, ritenevo quasi 'ingiustò non essere invitato». Al cantautore romagnolo toccherà cantare «Lu ruciu de lu mare», «il manifesto di questa musica, cosa che mi onora particolarmente» ha detto, ammettendo di «essere molto emozionato, un'ansia non indifferente, spero di essere all'altezza. C'è una fatica con la lingua ma nel testo ci sono dei contatti enormi con certe cose che io ho scritto, la storia di un amore contrastato». E poi proporrà una versione «pizzicata» inedita di «Chicco e Spillo», «sarà una versione totalmente diversa da quella che ho cantato per trent'anni». 

Video

© RIPRODUZIONE RISERVATA