«L’opera più rappresentativa della grande narrativa romantica, vero “racconto gotico” in cui rivive un Medioevo pittoresco e fascinoso, intenso di clima, tutto ombre e luci fantastiche da cattedrale illuminata dalla luna. Il romanzo vive soprattutto nella singolare potenza del suo clima lirico in cui una Parigi medievale, dai misteriosi intrecci di vicoli, popolata di diseredati, di folli, di spiriti tormentati, uniche figure reali sullo sfondo di un’anonima borghesia, trova una sua stralunata esistenza…. Ma il vero protagonista del romanzo è la cattedrale di Nostra Signora…tutto il racconto è una fantasia nata dalla contemplazione del monumento gotico, quasi una trasposizione letteraria dei valori di quell’architettura». Così il critico Ugo Dettore descrive mirabilmente “Notre Dame de Paris”, il celebre romanzo di Victor Hugo al quale si sono ispirati Riccardo Cocciante e il produttore David Zard per il più grande successo di sempre nella storia dello spettacolo in Italia, che ora torna per la quarta volta al PalaFlorio di via Archimede a Bari. “Notre Dame de Paris”, con appunto le splendide musiche di Riccardo Cocciante e i testi italiani di Pasquale Panella, sarà infatti in scena da oggi alle 20 e fino al 7 novembre per festeggiare il ventennale dall’esordio sulle scene italiane.
L'Opera
La mastodontica opera rock sarà riproposta nella sua versione originale italiana con il cast che a partire dalle primissime rappresentazioni del 2002 ne ha decretato il successo: ci sarà il ritorno della splendida Lola Ponce nella parte di Esmeralda, mentre Giò Di Tonno sarà Quasimodo, Graziano Galatone (il cantante - attore di Palagianello in provincia di Taranto) impersonerà l’aitante Febo, Leonardo Di Minno interpreterà Clopin, Matteo Setti vestirà i panni di Gringoire e Tania Tuccinardi quelli di Fiordaliso. Per l’occasione, special guest d’eccezione di alcune delle date del tour saranno Claudia D’Ottavi e Marco Guerzoni rispettivamente nelle vesti di Fiordaliso e Clopin, di cui sono stati i primi interpreti nel 2002. L’opera popolare moderna, dopo il debutto parigino del 16 settembre 1998, è stata tradotta e adattata in nove lingue diverse (francese, inglese, italiano, spagnolo, russo, coreano, fiammingo, polacco e kazako) e ha attraversato venti Paesi in tutto il mondo con più di 5.400 spettacoli, capaci di stupire e far sognare tredici milioni di spettatori internazionali. In due decadi di storia italiana dello show, sono state visitate 49 città per un totale di 172 appuntamenti e 1.471 repliche complessive. Numeri da record per uno spettacolo che «ha cambiato il modo di are un certo tipo di spettacolo - afferma Riccardo Cocciante - il mio intento era quello di creare un’espressione popolare moderna, recuperare la nostra cultura europea e lo strumento della voce, inserendolo in un contesto moderno.