Tiziano Ferro presenta Accetto miracoli: «Fedez? Non rispondo alle offese. Ho cambiato vita e mi sento felice»

Tiziano Ferro presenta Accetto miracoli: «Fedez? Non rispondo alle offese. Ho cambiato vita e mi sento felice»
di Rita Vecchio
4 Minuti di Lettura
Giovedì 21 Novembre 2019, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 13:45

MILANO - Vernissage con polemica. Tiziano Ferro esce con Accetto miracoli. E durante la presentazione al Museo del 900 di Milano, tra enormi vetrate vista Duomo e quadri, il cantante di Latina che ormai ha famiglia a Los Angeles, racconta le sue nuove canzoni, della ritrovata felicità. Si commuove per l'emozione, parla a ruota libera e senza filtri (non ha mai avuto problemi a mostrarsi come è). Il bullismo, le offese, le derisioni, attacchi gay. Subiti e taciuti, la migliore risposta sull'onda del non ti curar di loro, ma guarda e passa. «Non rispondo alle offese. Pensare di stare chiuso in una scatola omologata è mancanza di civiltà. Qualcuno mi accusò di scrivere le canzoni al femminile. Ma io faccio quello che mi pare. Ci vogliono leggi contro l'odio. Con il bullismo non si può scherzare. E nemmeno su sentimento e sessualità». Allusione a Fedez? «Potrebbe». Solerte la risposta su Instagram del compagno della Ferragni: «Tiziano si riferisce a me per una canzone scritta quando avevo 20 anni  (il brano si intitola "Tutto il contrario" scritto nel 2011, i versi incriminati "Mi interessa che Tiziano Ferro abbia fatto outing/Ora so che ha mangiato più würstel che crauti", ndr) . Sono lontano dall'omofobia e gli chiedo di rendere costruttiva questa brutta parentesi». Chissà se seguirà risposta da chi sottolinea che «bisogna imparare a dire le cose». Quello di oggi è un Tiziano sereno. Nel disco c'è tutto il cambiamento: di uno che ha colto le cose belle dei suoi ultimi tre anni, il matrimonio con Victor, conosciuto mentre faceva le valigie per tornare in Italia, la vita a LA, un disco che parafrasando i testi, «nasce dal colore di una rosa appassita», da chi è partito dal «sentirsi zero per sentirsi normale».

Leggi anche > Fedez ribatte a Tiziano Ferro: «Da lui nessuna risposta. L'omofobia importante solo quando si presentano i dischi»
Fedez replica a Tiziano Ferro: «Canzone vecchia, non volevo offendere. Sono pronto a fare cose insieme contro bullismo e omofobia»


L'ALBUM Accetto Miracoli, anticipato da title track e Buona (Cattiva) sorte, esce domani in tutto il mondo con la firma di Timbaland, produttore di Drake e Jay-Z. Produttore esordiente anche Tiziano nel piano e voce di In mezzo a questo inverno, brano che dedica alla nonna Margherita. In questa, come anche in Accetto Miracoli, Amici per errore e in Un Uomo Pop, compare la Budapest Scoring Symphonic Orchestra. Elettronica, ritmi sincopati, melodie costruite, salti all'acuto e ritornelli. Ballad. Un disco vero. La firma fresca di Giordana Angi (seconda all'ultimo Amici di Maria de Filippi) e il duetto con Jovanotti in Balla per me.

JOVANOTTI «Mio primo idolo, mio primo poster, diario, astuccio avevo pure il fan club in classe (contro quello di Gianni Morandi creato da un mio compagno che vinse per avere tra gli iscritti la maestra). A Carnevale in giro per i mercati a cercare il berretto Boy di Jovanotti». E Sanremo? «Ci sarò, ma non ho ancora parlato con Amadeus». Di certo, «non condurrò, non saprei come fare».
 
TOUR  I live oggi sono quello che il disco di platino era una volta, ripete più volte. Per dire che oggi la cartina al tornasole non è più quanti dischi vendi, ma quanti biglietti di concerti esaurisci. E ricorda Ultimo, il cantautore romano «che non solo è della mia stessa squadra (la Roma, ndr), ma riempie pure gli stadi. La giusta ricompensa di chi pur arrivando dalla periferia fa tombola con il successo perché vale». E Tiziano di live fa l’en plein con stadi in estate e indoor in inverno. TZN2020 tour e 180mila biglietti venduti in 48 ore che saranno anche festa di compleanno (saranno 40 candeline). Da Lignano il 30 maggio a Roma all’Olimpico il 15 luglio, doppia data a Milano San Siro (5/6 giugno). In autunno il tour in 10 capitali europee. «Perché anche se vivo a LA, non sarò mai stelle e strisce. Resto fan dell’Europa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA