Sanremo 2022, Rettore alza la voce: «Morandi favorito, in Rai figli e figliastri»

La cantante: "Mi hanno detto che non potevo cantare canzoni del mio repertorio"

Sanremo, la Rettore alza la voce: «Morandi favorito»
Sanremo, la Rettore alza la voce: «Morandi favorito»
di Mattia Marzi
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Domenica 6 Febbraio 2022, 08:54 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 03:23

A Sanremo esplode il caso Jovanotti, arrivato a sorpresa in occasione della serata delle cover di venerdì per duettare con Gianni Morandi e poi tornato sul palco a televoto ancora aperto come superospite (il duo si è aggiudicato la serata con un medley sulle note di Occhi di ragazza, Un mondo d'amore, Penso positivo e Ragazzo fortunato, che ha conquistato il pubblico all'Ariston e quello incollato davanti alla tv).

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LA PROTESTA
E monta la protesta degli altri big, che accusano la Rai di aver favorito il 77enne cantante di Monghidoro.

Su tutti, fa sentire la sua voce Donatella Rettore. In gara al Festival di Sanremo con “Chimica”, in coppia con la 25enne cantautrice romana Ditonellapiaga (vero nome Margherita Carducci), la 66enne voce di Kobra punta il dito contro la Rai, denunciando di aver proposto per la serata delle cover un duetto con la sua partner sulle note di una delle sue hit, Kamikaze Rock n' Roll Suicide, e di essersi vista bocciare la scelta: «Mi hanno detto che quella canzone non faceva parte della storia del Festival. Ma se è per questo non ne facevano parte neppure Penso positivo, Ragazzo fortunato di Jovanotti e What A Feelin' di Irene Cara, cantata da Elisa. E poi mi hanno detto che non potevo cantare canzoni che appartenevano al mio repertorio».

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FIGLI E FIGLIASTRI
Cosa che invece ha fatto Morandi. Per la Rai, dunque, ci sarebbero figli e figliastri? «Sì, certamente. E poi c'è da dire che io non sono un'istituzione come Morandi e Jovanotti», risponde la cantautrice veneta. Alla fine Rettore e Ditonellapiaga hanno cantato Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli: «Non c'è stato niente da fare. Mi hanno detto che era una canzone più divertente. Evidentemente Rai1 doveva promuovere il film su Caterina Caselli (Una vita, cento vite, prodotto da Sugar Play in collaborazione con Rai Cinema, ndr)».

 

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