Samuel fa il bis da solista: «Un omaggio a Battiato. X Factor? Il mio posto è sul palco, non lì»

Samuel fa il bis da solista: «Un omaggio a Battiato. X Factor? Il mio posto è sul palco, non lì»
Samuel fa il bis da solista: «Un omaggio a Battiato. X Factor? Il mio posto è sul palco, non lì»
di Mattia Marzi
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Giovedì 21 Gennaio 2021, 10:08 - Ultimo aggiornamento: 10:09

A X Factor aveva firmato solo per un anno e finita l'edizione del 2019 ha scelto di non tornare dietro al bancone dei giudici, dice lui: «Ho perso un sacco di soldi. Ma non mi sentivo a mio agio su quello sgabello: il mio posto è sul palco». Ci avrà pure rimesso economicamente, ma almeno Samuel non ha fatto la fine di Morgan, che dalla tv è stato negli anni progressivamente risucchiato. A poco più di un anno dall'esperienza televisiva - e con i Subsonica costretti a sospendere il tour del ventennale dell'album Microchip emozionale a causa della pandemia - il 48enne cantante della band torinese torna sulle scene da solista con un nuovo disco, Brigata bianca (Sony), nei negozi da domani.

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QUELLA NOTTE
E nel singolo che lo ha anticipato, Cocoricò, cita proprio l'ex leader dei Bluvertigo, ricordando di una notte trascorsa insieme nella Riviera Romagnola (il titolo della canzone è un omaggio alla storica discoteca riminese): «Tornammo in albergo dopo una lunga serata. Mi buttai sul letto, sfinito. All'improvviso sentii bussare alla finestra. Misi la testa fuori, ma non c'era nessuno. Mi voltai e vidi Morgan che saltava da un balcone all'altro bussando a tutte le finestre. Forse lui non se lo ricorda nemmeno», dice, sorridendo, Samuel. Che dopo il pop del disco d'esordio Il codice della bellezza, uscito nel 2017, frutto del sodalizio con Jovanotti, stavolta ha preferito riavvicinarsi al suo mondo sonoro di riferimento, quello dell'elettronica, da sempre il suo alfabeto: «Questo è un album che nasce da un profondo senso di solitudine, quello provato durante il lockdown della scorsa primavera.

L'ho esorcizzata chiudendomi nel mio studio, il Golfo Mistico, all'ombra della Mole Antonelliana. Con il settore praticamente fermo ho notato che tra i colleghi c'era più voglia di mettersi in gioco e ne ho approfittato per coinvolgere artisti promettenti che stimo, mettendo su una comune musicale, ma virtuale: non potendo stare insieme fisicamente, ci siamo scambiati idee e spunti tramite la tecnologia. Da lì l'idea della brigata. Bianca, a simboleggiare la purezza».

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Ne fanno parte produttori tra i più richiesti del momento come Mace, Venerus, Machweo, Federico Nardelli, rapper come Ensi (in Bum bum bum bum) e Johnny Marsiglia (in Palermo) e cantautori come Fulminacci (Felicità) e Willie Peyote (Giochi pericolosi), che vedremo in gara a Sanremo 2021: «La scena indipendente sta rivitalizzando il Festival», dice la voce dei Subsonica, che partecipò alla kermesse come artista in gara con la band nel 2000 con Tutti i miei sbagli e da solista nel 2017 con Vedrai, «un consiglio che ho dato a tutti e tre è di restare concentrati: non è facile, le giornate sanremesi sono frenetiche».
AUTOTUNE
Non ci sono trapper, tra gli ospiti: «Però è un movimento che apprezzo e che seguo con curiosità», risponde Samuel. In uno dei pezzi del disco, Dimenticheremo tutto, canta d'altronde con l'autotune: «Lo uso per stonarmi, perché dicono che sono troppo intonato», scherza, «ma in realtà iniziai a fare esperimenti del genere prima della nascita dei ragazzini della trap. Ma cosa c'è di strano? Nel pop lo sdoganarono Cher con Believe e gli Eiffel 65 con Blue, addirittura alla fine degli Anni 90».


L'EREDITÀ
La bandiera bianca che il cantautore stringe sulla copertina (simbolo della sua brigata), il colbacco (che ricorda tanto quello spesso indossato dall'artista siciliano, a partire dal video di Centro di gravità permanente, la presenza tra gli ospiti di Colapesce (in Cocoricò - un altro che vedremo a Sanremo, in coppia con Dimartino), che tra i protagonisti della nuova scena cantautorale è quello che più di tutti sembra aver raccolto l'eredità della penna di Voglio vederti danzare). Non è difficile arrivarci: è a Battiato che guarda Samuel Romano con questo album. «È un maestro che più volte ho omaggiato in passato, anche con i Subsonica: nel 2011 incidemmo pure una cover di Up patriots to arms, in duetto con lui». Come il cantautore, anche gli altri componenti dei Subsonica hanno approfittato dello stop forzato per riprendere in mano le rispettive carriere soliste (Max Casacci con il progetto Earthphonia, Boosta con Facile): «Il segreto della longevità del gruppo? È questo: dedicarsi di tanto in tanto ad altri progetti per permettere a ciascuno di noi di sfogare le proprie velleità, salvaguardando la band».

 

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