Pau Donés, l'ultima intervista prima di morire emoziona tutti: «Sei più tranquillo se accetti la morte»

Pau Donés, l'ultima intervista prima di morire emoziona tutti: «Sei più tranquillo se accetti la morte»
Pau Donés, l'ultima intervista prima di morire emoziona tutti: «Sei più tranquillo se accetti la morte»
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Giovedì 27 Agosto 2020, 18:42
Sono passati quasi tre mesi dalla morte di Pau Donés, il leader dei Jarabe de Palo, ucciso il 9 giugno scorso dal cancro che lo aveva colpito nel 2015. Il musicista spagnolo ha lasciato non solo un grande vuoto tra i fan e nel mondo della musica in generale, ma anche un'eredità, sintetizzata nella sua ultima intervista, diffusa pochi giorni fa e capace di commuovere tutti.

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L'ultima intervista di Pau Donés è stata rilasciata all'amico Jordi Evole, venti giorni prima della morte. Inserita nel documentario "Eso que tu me das" e realizzata per volere dello stesso musicista, nella casa nella valle d'Aran, dove Pau Donés aveva scelto di passare gli ultimi giorni della sua vita. Circondati da valli e montagne, intervistato e intervistatore si sono ritrovati a tu per tu per un'intervista davvero intima, con Pau Donés già debilitato e costretto ad essere attaccato ai tubi della flebo, anche all'aperto. 

«Pau mi aveva chiamato dicendo: "Voglio fare un'intervista assolutamente nuova, da un posto assolutamente inedito, perché sto morendo". Non siamo abituati a personaggi pubblici che decidono, nonostante uno stato fisico deteriorato, di mostrarsi, aprendosi e raccontandosi» - ha spiegato Jordi Evole, giornalista, attore e conduttore televisivo - «Pau aveva paura che il suo corpo, ad un certo punto, non gli potesse permettere di rilasciare quell'intervista. Abbiamo iniziato a parlare con Pau che aveva appena un filo di voce e ha finito l'intervista cantando. Il giorno dopo la sua morte non sono riuscito ad alzarmi dal letto, ho rivissuto tutto, perché siamo rimasti in contatto fino a due giorni prima della sua morte».

Questo un piccolo estratto dell'ultima intervista di Pau Donés, contenuta nel documentario "Eso que tu me das", presentato al Festival di Malaga: «Non ho paura di morire, perché dovrei? La morte non mi ha mai spaventato. Mia madre si tolse la vita quando era molto giovane e già da piccolo mi avevano aiutato a prepararmi ad affrontare la morte. Si è più tranquilli quando si è in grado di accettare la morte. Ho voglia di ridere e di piangere, in questi ultimi tempi ho pianto molto. Non piangere è un sintomo di debolezza, piangere invece è un gesto di coraggio».

ESO QUE TÚ ME DAS-Tráiler from FESTIVAL DE MÁLAGA on Vimeo.

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