Saranno i Måneskin, vincitori di Sanremo ed Eurovision, ad essere protagonisti della copertina dedicata al Pride Month di Vanity Fair. La band rock racconta il valore della diversità e dichiara che «la vera giustizia è essere giudicati in base a ciò che si fa e non ciò che si è. Nella vita, in amore e sul palco». Il nuovo numero di Vanity Fair racconterà storie sulla band del momento, colmando moltissime lacune su chi sono veramente i nuovi protagonisti della musica italiana.
La nostra musica aiuta i giovani a esprimersi
Non è la prima volta che i Maneskin riescono a ritagliarsi uno spazio sulla rivista, già lo scorso novembre prima che la band vincesse Sanremo e l'Eurovision i quattro rocker avevano parlato del potere della loro musica, capace di fare esprimere una generazione visionaria, parlando di temi simili a quelli della loro attuale intervista: «Non ha nessun senso catalogare le persone, ognuno ha la sua identità.
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Non solo i Maneskin a raccontare la diversità
Ma non ci saranno solo i Maneskin: il tema della diversità sarà affrontato anche da altri personaggi all'interno del prossimo numero della rivista. Ci un'intervista all'attaccante della Nazionale Ciro Immobile, sarà dedicato poi spazio alla storia di Danny The Trans Dad, e un reportage di moda con l'attore Paolo Camilli, la modella bionica, Nina Rima, infine Cathy La Torre, e una drag queen, Miss Fame.
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