Grignani: «All'Alcatraz verranno a vedermi mia madre e i miei figli. Ora un libro e una trilogia di dischi»

Grignani: «All'Alcatraz verranno a vedermi mia madre e i miei figli. Ora un libro e una trilogia di dischi»
Grignani: «All'Alcatraz verranno a vedermi mia madre e i miei figli. Ora un libro e una trilogia di dischi»
di Francesca Binfarè
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Giovedì 28 Marzo 2024, 07:35 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 15:54

Residui di rock'n'roll travolgenti quelli di Gianluca Grignani, che così ha intitolato il suo tour nei club. Tappa a Milano il 3 aprile all'Alcatraz, in scaletta i brani di quasi trent'anni di carriera del rocker cinquantunenne.

Perché "Residui di rock'n'roll"?
«I residui sono la parte inutile dei ricordi, come briciole che cadono quando mangi. I miei sono rock'n'roll perché io sono rock. Questa frase è stata una mia uscita un po' da joker (soprannome di Grignani, nda), detta anni fa: da allora ci ragiono. Intanto dà il titolo al live, poi vado avanti».
Progetti?
«Il tour prosegue e mi piacerebbe fare concerti nei festival europei. Poi ci saranno un libro, una trilogia di dischi, Residui di rock'n'roll. Verde Smeraldo 1, poi il 2 e il 3. Sono 7 anni che ci lavoro, saranno registrati live in studio su nastro. Le cose si fanno man mano, ho molta concretezza e grande rispetto per la gente: lavoro (non mi piace parlare di carriera) da anni grazie alle persone».
All'Alcatraz proporrà inediti?
«Potrei, ma vedrò. Il concerto è uno specchio, dipende dal feedback del pubblico. Farò le canzoni che la gente ama cantare, La mia storia tra le dita, Destinazione paradiso, ma sarà un concerto rock: inizio emotivo, finale da cui si esce sudati. Nel mezzo, brani che non sono hit ma che ci stanno bene. È uno show che mette la musica al centro, ci sono momenti di improvvisazione chitarristica da parte mia. Le luci sono spettacolari. A Milano so che la risposta sarà forte, dipende anche dal tipo di locale».
Che rapporto con Milano, la sua città?
«Nutro affetto per Milano e per il pubblico di casa, all'Alcatraz mi verranno a vedere mia madre, i miei figli, gli amici. Negli ultimi due anni la vedo meglio, cinque anni fa non era così. Non so perché, è una sensazione: qui c'è tutta Italia, Milano è un grande shaker degli italiani. Forse è per questo che mi piace di più».

Via Valtellina 21/27.

Ore 21.30. Biglietto 34,50 euro più prevendita

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