Gran Bretagna, musicisti in rivolta per chiedere la riforma delle leggi sulle piattaforme di streaming

Gran Bretagna, musicisti in rivolta per chiedere la riforma delle leggi sulle piattaforme di streaming
Gran Bretagna, musicisti in rivolta per chiedere la riforma delle leggi sulle piattaforme di streaming
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Martedì 20 Aprile 2021, 18:31

Gran Bretagna, musicisti in rivolta per chiedere una riforma delle leggi sulle piattaforme in streaming, come Spotify. Ci sono i migliori artisti del Regno Unito tra i firmatari di un appello diretto al premier Boris Johnson, in cui si chiede un maggior potere contrattuale dei musicisti rispetto alle piattaforme digitali, che da anni stanno lentamente soppiantando il mercato tradizionale.

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L'appello, firmato da 156 diversi artisti, chiede una riforma che permetta «di riportare il valore della musica a chi appartiene, cioè nelle mani degli autori». Il problema, come spiega l'Independent, è questo: i diritti musicali sono regolamentati dal Copyright, Designs and Patents Act del 1988 e permettono agli artisti di ottenere piccole percentuali per la trasmissione dei brani in radio.

La legge, risalente a 33 anni fa, non tiene però conto dei progressi tecnologici e non si applica automaticamente alle piattaforme di streaming, sempre più diffuse.

Diversi sindacati di musicisti britannici da tempo portano avanti la protesta, sostenuta con forza anche da Tom Gray. Nella lettera scritta a Boris Johnson, gli artisti britannici spiegano: «Basta una semplice modifica della legge vigente, che non costerà nulla ai contribuenti ma che permetterà introiti maggiori al Fisco per poter finanziare sia il servizio sanitario nazionale, sia il piano di ripartenza post-Covid. La maggior parte dei musicisti non vogliono ricchezze o fama, vogliono solo guadagnarsi il pane».

Tra i 156 firmatari dell'appello a Boris Johnson ci sono tantissimi nomi eccellenti. Solo per citarne alcuni: Annie Lennox, Paul McCartney, Chris Martin, Noel Gallagher, Bob Geldof, David Gilmour, Damon Albarn, Lily Allen, Gary Barlow, Badly Drawn Boy, The Chemichal Brothers, Brian Eno, Melanie C, Peter Gabriel, Mark Knopfler, Beverly Knight, Jimmy Page, Tim Rice, Skin, Sting, Robert Smith e Midge Ure.

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