Maresa Galli, cantante-giornalista in jazz.
Esordio tra standard con misura e classe

Maresa Galli, cantante-giornalista in jazz. Esordio tra standard con misura e classe
di Stefano Prestisimone
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Mercoledì 1 Aprile 2015, 09:59 - Ultimo aggiornamento: 10:04
NAPOLI - Spazia attraverso i generi e le atmosfere, “All of me”, esordio in disco della cantante-giornalista napoletana Maresa Galli, che dopo aver fatto un’infinita gavetta nei localini e nei club jazz, ha finalmente consacrato la sua attitudine da vocalist mai invadente, che non fa inutili esercizi di stile, che non gigioneggia con lo scat, restando sempre nel brano con classe e misura. E il cd di standard jazz, (corredato dalla gran bella copertina di Sabina Albano) ne beneficia in piacevolezza: fluido, morbido, da poter ascoltare in un’unica sessione senza fatica. E con l'inedito "Snow", piacevole ballad. Intorno a lei un trio eccellente di musicisti, da Bruno Persico, pianista tra i più bravi in circolazione e anche arrangiatore dei brani, al batterista Enrico Del Gaudio, soffuso e preciso, fino al violoncellista Luca Signorini, già primo violoncello del San Carlo, che viene schierato al posto del classico contrabbasso da trio jazz, regalando sfumature speciali. Tra i grandi brani riproposti spiccano l’iniziale “Tenderly” con la bella introduzione al piano, l’ellingtoniana “Don’t get around much anymore”, omaggio al maestro e mentore Romano Mussolini, alla meravigliosa “How insensitive” di Tom Jobim, con il violoncello che esce dal ruolo di contrappunto e diventa protagonista.
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