Quando ci si trova davanti a certi fatti macroscopici, come il percorso travagliatissimo di questo Ddl Zan, tema fondamentale dell’intervento di Fedez, mi sembra importante che se ne parli e che i giovani che, di solito, sono distanti da tali argomenti siano informati. E il pubblico di Fedez è costituito principalmente da giovani.
Si tratta di un decreto importante, che tutela i deboli.
Ci si richiama alla prassi, ma le prassi non sono leggi, sono codificate dall’uso e certi usi dovrebbero cessare. Il concerto del primo maggio ha un’intrinseca connotazione, è legato alla difesa dei diritti e alla comunicazione politica, che si badi, non è rivendicazione partitica. La politica è di tutti. Noi tutti siamo politica. Scegliere cosa guardare alla tv o se guardarla o meno è un atto politico. E se uno strumento politico viene usato in modo politico da un cittadino, che peraltro si assume le sue responsabilità, non vedo il problema.
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