Francesco Guccini presenta le sue "Note di viaggio": «Sulla stessa barca con le nuove generazioni»

Francesco Guccini presenta le sue "Note di viaggio"
Francesco Guccini presenta le sue "Note di viaggio"
di Ferro Cosentini
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Venerdì 15 Novembre 2019, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 08:24

"In fondo, siamo tutti sulla stessa barca". E quando te lo dice, ti godi tutta quella erre arrotata con cui la frase si chiude. La voce di Francesco Guccini andrebbe depositata alla Siae, perché si porta dentro ogni cosa: i suoi ricordi di essere umano, e i nostri che alle sue canzoni abbiamo affidato passaggi di vita forse anonimi, ma importanti per noi. Così, non è facile restare indifferenti quando l'artista emiliano entra in scena al Teatro Franco Parenti di Milano per presentare "Note di viaggio - Capitolo 1".

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In uscita oggi, il disco è un progetto ambizioso che già annuncia un Capitolo 2 per il 2020: le canzoni più belle di Guccini riarrangiate da Mauro Pagani e affidate alle voci più rappresentative della musica italiana attuale. Sulla barca citata, disegnata dallo street artist TvBoy su un muro di via Paolo Fabbri a Bologna, Guccini e Pagani danno un passaggio a Elisa, Ligabue, Carmen Consoli, Manuel Agnelli e altri nomi della scena pop nazionale. A fare da ciliegina sulla torta, un inedito dal titolo "Natale a Pavana": "Mauro ci ha messo la musica - spiega Guccini - io le parole. Anzi, le avevo già e l'idea è venuta a mia moglie: c'era questa mia poesia in dialetto pavanese, un linguaggio ormai scomparso, parlato solo dai vecchi. É il racconto di un viaggio natalizio a Pavana, di quelli che facevo da bimbo quando si prendeva il treno a Modena, si faceva scalo a Bologna e si saliva l'Appennino. Ricordo la bellezza di quei Natali".

Il presente invece è diverso, e per l'autore di "Auschwitz" è arduo evitare una battuta sul caso Liliana Segre: "Che la signora abbia dovuto ricorrere alla scorta è una vergogna per il Paese". Lassù sull'Appennino viene voglia di rifugiarsi: "Le chitarre ormai se ne stanno in un angolo. Ho cantato questo singolo seduto al tavolo di casa, anche perché a giugno faccio gli ottanta e non sono come Aznavour, che a novanta saltellava sul palco".

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