Sanremo 2022, la Rettore batte il cancro e torna al festival dopo 28 anni: «Salvata dallo Iov in piena pandemia»

Donatella Rettore al pronto soccorso di Castelfranco
Donatella Rettore al pronto soccorso di Castelfranco
di Lucia Russo
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Domenica 30 Gennaio 2022, 15:11 - Ultimo aggiornamento: 19:17

CASTELFRANCO - Batte il tumore e torna dopo 28 anni sul palco del Festival di Sanremo. Donatella Rettore è pronta ad esibirsi sul palcoscenico più prestigioso d'Italia dopo aver vinto la battaglia più importante e lo farà con un inno alla vita. «Stiamo andando verso la primavera, il peggio è passato anche nella mia vita -spiega la cantante di Castelfranco- Sono stata salvata dallo Iov in piena pandemia. Adesso sono trascorsi due anni esatti, due anni lunghissimi ma bellissimi. Io ero tranquilla, mi sottoponevo ai controlli periodici ma quella volta la mia ginecologa visitandomi mi disse: Non mi piace il sassolino che hai qui. Mi sono fatta fare l'impegnativa per fare una ecografia e una mammografia e invece mi hanno fatto subito un ago aspirato». La scoperta del tumore al seno per Rettore è arrivata come un fulmine a ciel sereno nell'era Covid, in pieno lockdown. La scoperta risale infatti al marzo del 2020, quando l'epidemia aveva iniziato a mietere vittime in tutta Italia ed era scattata la zona rossa come misura estrema di contenimento. La cantante è stata operata dal dottor Gianfranco Mora, direttore dell'Unità operativa complessa di Chirurgia senologica 2 nella sede dell'Istituto oncologico Veneto di Castelfranco. Un'operazione doppia nel giro di poco tempo dalla prima diagnosi. «Avevo un chicco di riso, piccolo ma molto scatenato e cattivo -racconta- Tanto che l'esame istologico non è risultato buono, e sono dovuta tornare in sala operatoria. Medici e infermieri sono stati tutti dolci e carinissimi, persone di grande competenza e grande umanità».

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Donatella rettore malata di tumore al seno


«Se avessi aspettato e sottovalutato la questione -riprende- il mio percorso sarebbe sicuramente stato diverso, invece il tumore è stato preso subito da chi è pratico del bisturi».

Dopo l'operazione, la Rettore è stata sottoposta a una serie di controlli di routine che hanno confermato la buona riuscita degli interventi e l'ottima condizione di salute. E, dopo l'esperienza della malattia che ha provato sulla sua pelle, si è fatta testimonial della prevenzione. «Sono stata salvata dallo Iov in piena pandemia -afferma con decisione- È fondamentale credere negli altri. Noi viviamo in una società: una foresta con un albero solo sarebbe un deserto. A tutti dico che è fondamentale fare prevenzione: spesso è una lotta contro il tempo e non bisogna avere tentennamenti o dubbi. Se temporeggiamo, non facciamo che peggiorare la situazione. E ricordo che si può contribuire alla ricerca scientifica, devolvendo il 5 per mille allo Iov».

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Ed ora, la Rettore è pronta per l'esordio sul palco dell'Ariston, il 1. febbraio, a 28 anni da quel Di notte specialmente del 1994. A Sanremo si presenta con Chimica, una canzone che lei stessa ha definito un inno alla vita. «Non ho mai abbandonato la voglia di cantare. Sei vivo, e quando sei vivo devi fare cose. Alle donne e agli uomini che stanno affrontando una storia di cancro -conclude- dico che bisogna continuare a crederci, tirare fuori tutta la forza che si ha in corpo».

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