Concertone Primo Maggio, Venditti omaggia Berlinguer con «Dolce Enrico»

Concertone Primo Maggio, Venditti omaggia Berlinguer con «Dolce Enrico»,
Concertone Primo Maggio, Venditti omaggia Berlinguer con «Dolce Enrico»,
di Mattia Marzi
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Sabato 1 Maggio 2021, 20:55 - Ultimo aggiornamento: 21:02

Nell'estate del 1984 le immagini di Piazza San Giovanni affollatissima per i funerali del leader del Pci gli ispirarono “Dolce Enrico”, una canzone in cui il cantautore romano immaginava di rivolgersi proprio al compianto politico: “Enrico, se tu ci fossi ancora / Ci basterebbe un sorriso / Per un abbraccio di un'ora / Il mondo cambia, ha scelto la bandiera / L'unica cosa che resta è un'ingiustizia più vera”, cantava. La incise per l'album "Benvenuti in Paradiso", uscito sette anni più tardi, nel 1991. Per la sua esibizione al Concerto del Primo Maggio 2021 Antonello Venditti ha voluto ripescare proprio quel brano: lo ha suonato nella stessa Piazza San Giovanni, che oltre ad aver ospitato nel giugno dell'84 l'ultimo saluto a Berlinguer è da trent'anni la "casa" del Concertone, costretto ora dalle norme anti-Covid a trasferirsi alla Cavea dell'Auditorium Parco della Musica.

 

“A San Giovanni stanotte la piazza è vuota / Ma quanta gente che c'era sotto la grande bandiera”: un testo attualissimo per un brano che non è tra i più conosciuti del repertorio della 72enne voce di "Roma capoccia".

Venditti ha registrato la sua esibizione lo scorso mercoledì: il filmato è andato in onda durante il blocco serale dell'edizione 2021 del Concertone, che ha visto il cantautore cantare anche la hit "Notte prima degli esami", accompagnandosi ad un piano mezza coda bianco posto su una piccola pedana davanti all'imponente basilica.

«Felicissimo. Ho deciso di fare il Primo Maggio perché è molto diverso da quello dell'anno scorso. Mi vedrete, è stata un'esperienza magnifica», aveva detto Venditti in un video pubblicato sui social il giorno della registrazione dell'esibizione per la manifestazione, trasmessa su Rai3, Rai Radio2 e RaiPlay. Lo scorso anno durante il lockdown invitò i colleghi a disertare la tv: “Chiedo a tutti i colleghi una giornata lontana dai social e dalla televisione per far capire che la musica tutta è cultura e parte essenziale della nostra vita. Rispetto e diritti per chi ci lavora e amore per i fan che l'aspettano e la amano incondizionatamente”.

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