China: «Vorrei un biglietto artistico di sola andata Roma-Sanremo»

China: «Vorrei un biglietto artistico di sola andata Roma-Sanremo»
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Mercoledì 20 Gennaio 2021, 18:13

Il suo nome è China, al secolo Simone Costantino, classe 1991, giovane artista rap e hip hop romano che nell’ultimo anno è riuscito a farsi notare, nonostante il periodo non propriamente favorevole per il Covid-19 e anche per un mercato ormai saturo da artisti di ogni genere e sempre più economicamente difficile da reggere.

Ma lui, Simone, che ci tiene a sottolineare come il suo nome d’arte, China, si riferisca all’inchiostro e non al paese orientale, ha comunque investito di suo. Supportato dalla sua etichetta discografica, la Clandestin Recordz, oggi vanta diversi primati nella discografia: il 2020 ha visto crescere in maniera esponenziale i suoi brani su tutte le piattaforme musicali online, fra i quali “Volare” e “Lividi". E il 2021 non sarà da meno, considerando che China sta realizzando la colonna sonora di un programma tv che sarà poi trasmesso da una delle più grandi società di streaming, di serie Tv e video on the mand.

Soddisfatto per questa opportunità nel 2021?

Sono davvero felice, ma non solo per me, per tutti quelli che hanno investito in questi anni nel mio percorso. Questo programma di cui sto scrivendo la colonna sonora si intitola “Snow Bord”, e sarà realizzato sulle piste da sci non appena il Governo permetterà la riapertura degli impianti, ma ancora non mi è concesso dire altro.

E cosa ti riserverà ancora questo nuovo anno?

Il mio obbiettivo? “Sanremo Giovani”. Quest’anno non ero ancora pronto, poi non è sempre facile per chi come me deve farsi strada contando molto sulle proprie forze. Ma l’Ariston è il mio chiodo fisso.

Cosa significa oggi per un giovane talento riuscire a farsi notare in un mercato molto concorrenziale come quello della musica sul web?

Sicuramente un gran traguardo! Tutti sappiamo quanto impegno e passione ci vogliano per essere competitivi in questo mondo, personalmente lo vedo come uno stimolo per fare sempre meglio ma anche per poter trasmettere messaggi ed emozioni a chi mi ascolta.

C’è una maggiore produzione di brani nel vostro settore rispetto a un artista di musica pop tradizionale, come mai?

Il rap, rispetto al pop, lascia un margine maggiore di espressione.

Infatti nasce come forma di protesta, ribellione e verità, dando modo alle persone di poter raccontare squarci di vita reale. Io ad esempio, scrivo la mia musica un po’ come fosse un diario, raccontando ogni volta storie ed emozioni vere , da regalare al mio pubblico.

I talent show danno ancora poco spazio a questo genere? Figure come Fedez, Clementino, Baby K rappresentano icone per voi o sono più “commerciali” e quindi prestati più al mercato e meno al genere?

Secondo la mia opinione, i talent show di maggior spessore per ciò che riguarda la musica, come ad esempio X-Factor, stanno realmente aprendo le porte al genere rap/urban, inserendo all’interno dei loro programmi giudici di spessore e dando spazio a ragazzi con garndi potenzialità come ad esempio My Drama, che ha portato davanti alle telecamere uno stile totalmente fresco e innovativo.  Fedez, Clementino e Baby K, sono artisti con un gran background, sicuramente negli anni sono stati molto presenti e influenti nella nostra musica  e restano comunque icone importanti.

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