Calcutta riempie lo stadio della sua città e chiede ai fan di salutare a squarciagola la nonna

Calcutta allo stadio di Latina
Calcutta allo stadio di Latina
di Bianca Francavilla Foto: Ivan Eotvos
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Domenica 22 Luglio 2018, 15:22

“Ho una richiesta per voi, se siete d’accordo. Mia nonna abita a due passi dallo stadio. Se diciamo tutti insieme “Ciao nonna” magari ci sente. Che sicuramente starà guardando la televisione anziché sentire a me”. Queste le parole di Calcutta, il cantautore di Latina che ieri sera si è esibito nello stadio della sua città davanti ad almeno 15mila persone. Senza dimenticare mai di ringraziare la sua squadra ed i fan, ha raccontato la sua visione del mondo venuta fuori da due soli album che l’hanno catapultato al successo: Mainstream ed Evergreen. Il concittadino di Tiziano Ferro ha conquistato il pubblico con la semplicità e l’educazione, incastrandosi in qualche frase mentre raccontava cos’era per lui il successo. A cantare a squarciagola soprattutto i ragazzi giovani che si sono ritrovati nella musica indie di cui è il promotore numero uno e nel suo modo di essere alternativo. Prima tra tutte la scelta di presentare gli album… in autogrill. Sul palco insieme a Calcutta è arrivato anche Paradiso, il cantante dei The Giornalisti, con cui divide i posti alti delle classifiche delle hit del momento. Il cantante pontino ha tenuto il palco senza mai fermarsi o cambiare abiti, orgoglioso della sua polo, della sua giacca a vento e del cappello con la visiera. Sul microfono la sciarpa del Latina Calcio, che si è messo al collo quando ha cantato “Milano” trasformando il ritornello in “Chi non salta gialloblù è”, vista l’eterna contesa tra la squadra della sua città e quella di Frosinone, che dà il nome ad una sua canzone. Il concerto ha portato migliaia di persone a Latina, che è per una giornata rinata. I fan sono arrivati in città dall’alba ed hanno atteso ore ed ore prima di poter entrare ed aggiudicarsi un buon posto sul prato. Navette, notte bianca ed iniziative comunali perché la giornata fosse indimenticabile per Edoardo D’Erme e per tutti coloro che gli stanno dando la possibilità di farcela per davvero. 

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