Due volti, un corpo, due sound. Arisa si ripresenta così in occasione dell'uscita, il 26 novembre, del suo nuovo album Ero romantica. Su un lato del disco appare in bianco e nero e carnale, sull'altro il suo volto sogna romanticamente a occhi chiusi, in toni di rosa. Quanto alle sonorità che marchiano gli undici brani della tracklist inedita, una prima parte si colora di dance ed elettronica, ritmo e sensualità (in canzoni come Psycho, Agua de Coco, Maddalena), un'altra di melodie pop dove la sua voce si allunga e sfrutta appieno la perfetta intonazione, come in Cuore e Ortica («il mio primo brano in napoletano, una lingua perfetta per la musica e per veicolare concetti diretti, che userò sempre più spesso»).
Giunta al suo settimo disco, Arisa per la prima volta è impegnata come interprete, compositrice e produttrice indipendente, come a dire che, da donna ormai fatta e finita, le imprese non la spaventano di certo.
Ecco spiegata la doppia anima dell'album dove il titolo sfrutta un gioco di parole: «Ero Romantica nasconde nella prima parola il riferimento all'erotismo rivela la cantante Inizialmente volevo intitolarlo Porno Romantica ma, in un paese come l'Italia, avrei avuto problemi a far passare il disco. Tanto più che dovevo andare a Ballando con le stelle: non era il caso». E a proposito del talent di ballo di casa Rai, il bacio galeotto in diretta col danzatore Vito Coppola fa ancora rumore: «Chi mi segue con attenzione sa che esiste una sola Arisa - spiega - Non esiste un personaggio tv e un'artista. Sono sempre stata così: ho bisogno di sentirmi viva, di dare un bacio in tv senza chiedermi troppo cosa significhi e di lavorare sodo a un album, perché se faccio poco poi finisco in depressione, mi metto a mangiare troppo e mi taglio i capelli».
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