"Concerto in giallo" per Milva "la rossa"

"Concerto in giallo" per Milva "la rossa"
di Anita PRETI
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Giovedì 13 Maggio 2021, 09:56

Forse avrebbe dovuto essere un Concerto in Rosso, visto il nome dell'artista, Milva (la rossa come la scolpì Enzo Jannacci) alla quale è dedicato l'evento in programma questa sera alle 21 al teatro comunale Fusco di Taranto. Ma Piero Romano, direttore artistico dell'Orchestra della Magna Grecia e degli Eventi musicali che annualmente producono, ha pensato che un altro colore avrebbe meglio indicato il momento vissuto dalla città, dalla Puglia, dall'Italia. E così è nato Concerto in Giallo il primo segnale di riapertura che l'Ico Magna Grecia insieme al Comune, in particolare il sindaco Rinaldo Melucci e l'assessore alla Cultura Fabiano Marti, mandano alla città per dire che forse il peggio è passato e che si può tornare a fare ed ascoltare musica insieme. In questo caso pensando ad un'amica.

L'omaggio all'artista scomparsa

Venti giorni fa è scomparsa Milva, una perdita immensa. Piero Romano l'aveva promesso: non appena sarà possibile la ricorderemo in teatro. Ed ecco quindi la ragione di questo concerto interamente dedicato all'artista che con l'Orchestra della Magna Grecia ha condiviso dal 1994 tanta strada: attraverso l'Europa e nel lontano Giappone. In tutto una cinquantina di concerti.
Inevitabile proporle di diventare la madrina dell'Orchestra, con quel significato di bella e protettiva comparanza che la parola da queste parti comporta. A loro, i professori dell'Orchestra della Magna Grecia, piace il mare (fu proprio eseguendo Mare metallico di Giovanni Tamborrino che, anni addietro, accompagnarono il compositore di Laterza alla conquista dci un riconoscimento di alto profilo quale il Premio Abbiati). A lei, Milva, pantera delle terre di confine dove il grande fiume, il Po, slarga nell'Adriatico, piaceva il mare ed anche la poesia (fu a Taranto che si lasciò conquistare definitivamente dai versi di Alda Merini). Trovarono un modo di incontrarsi sulla impalpabile distesa di Thalassa, uno dei primi concerti insieme con le musiche di Theodorakis e di Morricone per immaginare i suoni del Mediterraneo.

Poi, l'Orchestra e Milva, si cimentarono con Brecht (i primi più di lei che ormai ne era in Italia l'interprete unica e magistrale) e furono I sette peccati capitali serviti sul piatto della musica di Kurt Weill. E quindi arrivò il momento di Astor Piazzolla, pugliese d'origine (sia pure lontana) come i professori dell'Orchestra e amico eterno e giurato di Milva alla quale ha dedicato quel piccolo capolavoro che è Maria de Buenos Aires.

Il concerto

Il concerto di questa sera, allora, verte tutto su questa storica amicizia e la scaletta della serata annuncia il tutto Piazzolla: Tres tangos, Oblivion, Adios Nonino, Los pajaros perdidos, Le grand tango, Ave Maria, Milonga de l'annonciation, Libertango.

Per eseguire le musiche del compositore argentino occorre un bandoneon e, soprattutto, saperlo suonare. Così siede in trono, al Fusco, Mario Stefano Pietrodarchi, abruzzese, classe 1980 e trentadue anni passati ad inseguire con le dita i piccoli tasti e con i gesti a dar fiato al mantice di una fisarmonica, prima, e poi del piccolo organetto portatile.

Pietrodarchi è un genio e non ha bisogno di presentazioni anche perché a Taranto è di casa. Mentre sui due mari è proprio nato il direttore che sale sul podio con una certa emozione, la pianista Cinzia Decataldo, già allieva del Paisiello, la scuola che sforna talenti. Voce della serata è Cettina Urga, lucana e pertanto facilmente scovata dal maestro Piero Romano che ha cattedra al conservatorio Duni di Matera. Cettina Urga è anche una valente organista ed è in grado, da direttore, di tenere in pugno un coro. Insieme promettono alla città un concerto già sulla carta indimenticabile.

Per accedervi, secondo le regole sanitarie che impongono un contenimento dei posti, il costo del biglietto è stato calmierato a dieci euro. Gli esclusi possono seguire il concerto in diretta su facebook: Orchestra della Magna Grecia, Teatro comunale, Fusco, Ecosistema Taranto.
 

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