Al So What l'unica data in Puglia dei Baustelle

Al So What l'unica data in Puglia dei Baustelle
di Ilaria MARINACI
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Domenica 13 Agosto 2017, 05:45
A pochi mesi dall’uscita del loro ultimo disco, i Baustelle tornano nel Salento ospiti del So What Festival, per l’unica data pugliese, sul palco nel Piazzale dell’ex Convento degli Agostiniani di Melpignano. La band composta da Francesco Bianconi (voce, chitarre, tastiere), Claudio Brasini (chitarre) e Rachele Bastreghi (voce, tastiere, percussioni) sarà affiancata sul palco da Ettore Bianconi (elettronica e tastiere), Sebastiano De Gennaro (percussioni), Alessandro Maiorino (basso), Diego Palazzo (tastiere) e Andrea Faccioli (chitarre). In apertura La Scapigliatura, Noon e Raffaele Vasquez. Rispetto al loro esordio discografico nel 2000 con l’album “Sussidiario illustrato della giovinezza” prodotto da Amerigo Verardi, molto è cambiato per la band ormai stabile riferimento del cantautorato d’autore. «Sono cambiate tante cose, siamo cambiati noi, sono passati sedici anni - racconta il leader del gruppo Francesco Bianconi -. Io sono assolutamente favorevole al fatto che inevitabilmente nella vita si cambi. Un conto poi è piegare il cambiamento a fini artistici oppure non riuscirci. Se mi guardo indietro e penso ai primi due album prodotti da Amerigo Verardi siamo diventati inesorabilmente più grandi, ma è rimasto immutato lo spirito giocoso ed il divertimento nell’approcciarsi a un mestiere creativo e fantastico come il nostro. Lo spirito un po’ fanciullesco di attitudine alla creazione è rimasto». Il loro ultimo disco “L’amore e la violenza” è un lavoro molto lirico capace di raccontare il presente. E che prova anche a raccontare cos’è l’amore. «Non lo so neanche io in cosa consiste l’amore - prosegue Bianconi -. Una cosa che mi sembra abbastanza chiara è il fatto che l’amore di questi tempi in occidente stia vivendo un momento critico. Ultimamente ho letto un libro bellissimo che si intitola “Eros in agonia”, del filosofo koreano Byung Chul Han, nel quale spiega che l’amore muore in una società capitalistica. L’amore è annullare se stessi per cercare l’altro e per andare incontro anche alla negatività. Noi viviamo in un’epoca che fabbrica il mito della prestazione, dell’efficienza, del positivo. Tutto deve essere ego riferito. Siamo dei campioni di noi stessi, ci auto sfruttiamo, tutto deve essere sano. Invece l’amore deve annullare un po’ te stesso per spingerti all’altro. L’amore non è mai rassicurante. L’amore ti uccide». A Melpignano stasera la band promette un concerto «soprattutto divertente. Nella versione estiva del nostro concerto gli show non sono mai uguali l’uno con l’altro, proponiamo delle cover sempre diverse, canzoni che ci diverte suonare. L’ultimo pensiero è per la Puglia e il Salento. «Una parte importante della mia vita. La mia ex compagna, madre di mia figlia, è salentina».
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