“Lo schiaccianoci”, musica da sogno

“Lo schiaccianoci”, musica da sogno
di Eraldo MARTUCCI
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Domenica 22 Gennaio 2023, 05:00

Non c’è cartellone in tutto il mondo che in questo periodo non presenti “Lo schiaccianoci” di Cajkovskij. Il celebre balletto è ora in Puglia nell’interpretazione del Russian Classical Ballet, composta da un cast di stelle del balletto russo, con le coreografie originarie di Marius Petipa e Lev Ivanov e la direzione artistica di Evgeniya Bespalova e Denis Karakashev. Oggi pomeriggio alle 18 lo spettacolo sarà in scena al Politeama Greco di Lecce per la Stagione di prosa del teatro con la direzione artistica di Sonia Greco.

La compagnia nasce nel 2005 con il preciso intento di conservare integralmente la tradizione del balletto classico russo. Corpo di ballo e solisti danno vita a questo ensemble nel quale preparazione accademica ed esperienze internazionali si sposano con l’irriverenza di talenti emergenti nel panorama della danza classica moscovita. Il grande repertorio viene nella maniera più pura, sia sul piano della coreografia e dell’esecuzione che attraverso un allestimento accurato, tradizionale e ricco di preziosi costumi. 

Una storia "natalizia"

La musica sognante e fantasiosa di Cajkovskij racconta della vigilia di Natale che il borgomastro di Norimberga decide di festeggiare attorno all’albero con la moglie e i due figli, Clara e Fritz. Drosselmeyer, un misterioso personaggio, tra numeri di magia e atmosfere oniriche, regala a Clara uno schiaccianoci di legno a forma di soldatino. Al termine della sontuosa festa, Clara, felice per il dono ricevuto, si addormenta stringendo il suo schiaccianoci tra le braccia. La magia farà volare la piccola in un mondo fantastico, dove il suo schiaccianoci si trasformerà in un bellissimo principe. Ma come accade in tutte le favole anche “Lo schiaccianoci” contiene un messaggio metaforico: allude infatti al percorso che ogni ragazzino deve compiere per diventare grande e passare alla vita adulta affrontando le proprie paure, realizzando alcuni dei propri sogni, lasciandone altri.

Come succede a Clara che dopo aver fuggito topi giganti e danzato con fiori, dolci di zucchero e fiocchi di neve, riapre gli occhi tenendo nella mano il suo piccolo schiaccianoci. 

Autore di 10 opere e diversi balletti

Cajkovskij fu grande in tutti i generi nei quali si cimentò. La musica strumentale e il teatro lirico, con le dieci opere scritte tra le quali notissime l’“Eugenio Onieghin" e la “Dama di picche”. Ma soprattutto i balletti “Il lago dei cigni”, “La bella addormentata nel bosco” e lo “Schiaccianoci”: tre capolavori che portarono il balletto d’origine fiabesca ad un livello di espressione altissimo grazie a una musica di grande intensità passionale. Come scrisse in un articolo del 1872, a motivarlo furono le preoccupazioni di un noto critico, Herman Laroche, che si lamentava delle condizioni in cui si trovava allora il balletto russo.

La data di nascita dello “Schiaccianoci”, tratto dalla continuazione che Alexandre Dumas padre fece di un racconto di E.T.A Hoffman, è il 6 dicembre 1892, il luogo San Pietroburgo, Teatro Marinskij. Dal suo apparire ha incontrato i favori del grande pubblico per la bellezza della partitura musicale ricca di tanti temi che restano impressi nella memoria: la “Marcia”, il “Valzer dei fiocchi di neve”, il “Divertissment” e il celeberrimo “Valzer dei fiori”. Da notare che nel finale compare, allora per la prima volta in Russia, la celesta, lo strumento inventato nel 1880 da Auguste Mustel.

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