Francesco, pianista fenomeno, a 9 anni è premiato come una delle “100 eccellenze d’Italia”

Francesco, pianista fenomeno, a 9 anni è premiato come una delle “100 eccellenze d’Italia”
di Eraldo MARTUCCI
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Martedì 6 Dicembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:21

Nella lingua tedesca il verbo “spielen” (così come in inglese il verbo “to play”) ha un doppio significato, suonare e giocare, che sembra ritagliato su misura per l’“enfant prodige” leccese del pianoforte Francesco Marra. Che a soli nove anni (dieci li compirà tra pochi giorni, il 14 dicembre) ha appena vinto a Roma il Premio “100 Eccellenze Italiane”, categoria “Giovani talenti”. Premio giunto all’ottava edizione e organizzato dall’associazione Liber, che ha come mission proprio la valorizzazione del merito acquisito a più livelli nei diversi settori della vita pubblica nazionale.
“Il premio - si legge nelle motivazioni - è un tributo all’Italia migliore del sapere e del saper fare, e al suo valore di esempio”.

L'incontro "fatale" con Raphael Gualazzi

Francesco è stato inserito tra le cento personalità (tra queste anche la schermitrice Valentina Vezzali) in quanto unico italiano in gara e vincitore dell’oro al “London Youth Piano Competition International Venue”. D’altronde la musica lo ha accompagnato sin dalla nascita: suo padre Antonio è infatti lo storico batterista della Notte della Taranta, ed attualmente anche di Carmen Consoli. Folgorato ovviamente dalla batteria, della quale diventa subito un fenomeno, amante dei Pink Floyd (fino al punto da chiamare “Roger” il suo piano in onore del suo “mito” Roger Waters), Francesco scopre la grande passione per il pianoforte ascoltando Raphael Gualazzi.

«Da piccolissimo – ricorda la madre Flavia Serravezza – trascorreva le estati alle prove dell’Orchestra della Taranta, che si svolgono a Zollino. Non andava al mare pur di stare lì, in mezzo ai musicisti, diventando la loro mascotte. E così, a quattro anni, ha conosciuto Gualazzi ed è rimasto folgorato. Ed è stato lui a consigliarlo di suonare il pianoforte, e da allora è iniziato questo percorso».

Una grande passione che però richiede sacrificio e studio. E la sorte, anche in questo caso, è stata benigna nel fargli incontrare tre validissimi maestri a cui deve i primi fondamentali passi iniziando a studiare pianoforte e tastiere con Giovanni Marzo presso le Officine musicali di Salve. Francesco è amante dell’improvvisazione e si diletta anche a comporre: nel 2020, in piena pandemia, scrive un breve brano strumentale, “A new day will come”. In quello stesso anno comincia a studiare teoria, solfeggio e dettato ritmico, e lo scorso giugno consegue con lode la certificazione di Materie Musicali di Base presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, sotto la sapiente guida di Maria Pina Solazzo (che ha immediatamente compreso le enormi potenzialità del giovanissimo discente), e la certificazione “Grade 8 Keyboards” del Trinity College London.

Il 14 gennaio ad Arnesano debutterà nella rassegna "Sfere sonore"

Il terzo e determinante incontro è con il grande pianista e didatta barlettano Pasquale Iannone, con cui Francesco studia pianoforte classico ottenendo prestigiose affermazioni in numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali. Senza tralasciare la passione per la composizione che approfondisce con Admir Shkurtaj. E nell’immediato futuro, oltre a frequentare la quinta elementare all’Istituto Comprensivo “Ammirato-Falcone” di Lecce, c’è il debutto in teatro, il prossimo 14 gennaio ad Arnesano, per la rassegna concertistica “Sfere sonore” diretta dalla violoncellista Ludovica Rana.

Francesco Marra eseguirà con un quartetto d’archi il Concerto in re maggiore per pianoforte e orchestra di Haydn. E subito dopo, il 26 marzo, sarà a Verona per la finale del Concorso Pianistico Steinway, dove si misurerà con altri giovani talenti under 16 provenienti da tutta Italia.

«Molti dicono che è ancora un bambino – conclude mamma Flavia – ma ha già incontrato tante persone che ne hanno formato e arricchito il carattere. La musica è il suo mondo, ed è appassionato anche di dischi in vinile e strumenti antichi».

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