Al Forum Eventi di San Pancrazio, Christian De Sica con Pino Strabioli: «Una grande risata fra amici ci salverà da questi tempi bui»

Al Forum Eventi di San Pancrazio, Christian De Sica con Pino Strabioli: «Una grande risata fra amici ci salverà da questi tempi bui»
di Ennio CIOTTA
4 Minuti di Lettura
Venerdì 19 Agosto 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:14

Il Forum Eventi in via Taranto, a San Pancrazio Salentino, ospiterà domani sera (20 agosto) lo spettacolo “Una serata tra amici” di Christian De Sica. L’attore, comico, cantante, showman, regista, sceneggiatore e conduttore televisivo romano, figlio del regista e attore Vittorio, classe 1952, attivo sul piccolo e grande schermo fin dagli anni Settanta, torna con un nuovo concerto-spettacolo, dopo il successo dell’omonimo programma andato in onda su Rai Uno. Da Sinatra a Lelio Luttazzi, l’Italia e l’America, la melodia e lo swing, il jazz e il grande repertorio nostrano, immagini, note, storie di un’esistenza unica, dal bambino che incontra Chaplin al campione d’incassi dei film di Natale. Insieme all’attore ci sarà Pino Strabioli. 


Attore e regista, De Sica debutta nel 1971 in tv nello sceneggiato diretto da Roberto Rossellini “La vita di Blaise Pascal”, mentre nel 1972 esordisce al cinema con il film francese “Pauline 1880” di Jean Louis Bertuccelli. Appassionato cantante, nel 1973 tenta invano la fortuna al festival di Sanremo, quindi decide di dedicarsi definitivamente alla recitazione e nel 1976 vince il David di Donatello come attore rivelazione in “Giovannino” di Paolo Muzi. Il 1982 segna il suo ingresso nel mondo della commedia con le apparizioni in “Borotalco”, diretto e interpretato da Carlo Verdone e “Viuuulentemente mia”, prima collaborazione con il regista Carlo Vanzina. Il 1990 segna anche un altro importante passo nella sua carriera e, come il padre Vittorio, esordisce alla regia all’età di 39 anni dirigendo “Faccione” (con Nadia Rinaldi) da lui anche scritto. L’anno successivo dirige ed interpreta, accanto a Ornella Muti, “Il conte Max”, un omaggio al padre e al vecchio capolavoro di Mario Camerini.


Stiamo vivendo un momento storico molto difficile segnato da pandemie, conflitti e forti incertezze. Christian De Sica, che ruolo hanno l’ironia e la comicità in quest’epoca?
«Ironia e comicità sono davvero molto importanti in questi momenti chiave della storia. Durante i vari conflitti mondiali sono nati i migliori comici della nostra era, basti pensare a Totò o Alberto Sordi, giusto per citare i primi che mi vengono in mente. Poter trascorre un paio di ore in serenità, scollegandosi per un attimo dalla realtà che ci circonda, diventa un processo fondamentale per poter andare avanti. Il mio mestiere è proprio quello di regalare un po’ di buonumore al pubblico e i teatri grazie a Dio in questo periodo sono pieni. Il nostro spettacolo “Una serata tra amici” rispetta proprio il titolo: io entro direttamente dal pubblico e poi racconto un po’ di cose che mi sono successe negli anni e canto un sacco di canzoni, ognuna di esse legata ad un ricordo bello o brutto che sia».


Rivede mai i suoi vecchi film? La maggior parte di quei dialoghi non sarebbero più proponibili ai giorni nostri. Lei cosa ne pensa?
«Non rivedo mai nulla di quello che faccio. Bisogna tenere a mente che la comicità storicamente nasce dalla cattiveria. Io dico sempre che si ride col demonio e che non si ride con San Francesco. Questo nuovo atteggiamento è una grande perdita. Noi poi non parliamo l’italiano, ma sostanzialmente parliamo i dialetti, pieni di variazioni sociolinguistiche molto più simili a parolacce che ad altro, ma servono per potersi capire pienamente. Il risultato poi è che ultimamente si ride sempre meno al cinema».


In questo “racconto lungo una vita”, mi riferisco al suo spettacolo, c’è qualcosa che avrebbe voluto aggiungere?
«Sinceramente no. Racconto quello che mi è capitato da quando sono nato fino ad adesso. Certe cose chiaramente non le racconto perché sono private, anche se in realtà ne dico tantissime di cose private. Proprio per questo preferisco lasciare la luce accesa in sala per poter vedere le facce del pubblico e le loro reazioni per capire se si divertono o non si divertono. Non è un monologo assoluto, mi piace condividere col pubblico ogni singola parola».
Che rapporto ha con la sua città?


«Ho un bellissimo rapporto con Roma, la amo molto anche se la vedo davvero molto rovinata. Ne parlo anche molto nel mio spettacolo: Roma cinquant’anni fa era una città meravigliosa ed affascinante. Adesso un po’ meno, purtroppo come tutto il resto d’Italia».


Che spettacolo vedremo domani al Forum Eventi?
«È un bello spettacolo. Come si dice a Roma: “Non è una sola”, anche perché accanto a me ho Pino Strabioli che è un vero genio e che mi ricorda le cose che mi sono capitate quando me le scordo».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA