Sanremo, un’astronave per il futuro

Sanremo, un’astronave per il futuro
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Lunedì 22 Febbraio 2021, 20:47 - Ultimo aggiornamento: 20:49

Se quella del 2020 ammiccava a Broadway, era piena di luci e dichiaratamente retrò, la scenografia del festival di Sanremo che si mostrerà in diretta su Rai1 martedì 2 marzo è di segno opposto: un'astronave verso il futuro. «Amadeus dice che questo non sarà il suo secondo Festival, ma il primo verso un altro futuro. E lo sarà anche per la scenografia, per la quale abbiamo immaginato un'astronave e una sorta di stargate, verso un futuro migliore al quale aspirare», hanno spiegato i due autori della scenografia, il veterano Gaetano Castelli e sue figlia Maria Chiara. Si tratta di una sorta di involucro che avvolge e riempie i vuoti in un teatro Ariston sotto la stretta osservanza del protocollo di sicurezza anti-Covid e dove tra l'altro c'è la duplice esigenza di mantenere tutti a distanza ma anche non accentuare il senso di vuoto.

Nella scenografia anche il soffitto diventa elemento scenografico, tra luci, schermi e materiali video-luminosi. Ci sarà poi una telecamera che, dall'alto, potrà varcare la soglia del teatro e uscire fuori dall'Ariston; l'immancabile scala al centro e ai lati i due golfi mistici che accolgono i 60 orchestrali diretti dal maestro Leonardo De Amicis, chiamati a votare nella serata del giovedì dedicata alla canzone d'autore.

E tornando ai protagonisti del Festival che saranno in gara all'Ariston, si sono presentati alla stampa Veronica e Dario, ovvero La Rappresentante di Lista, collettivo musicale e teatrale di cui fanno parte anche i musicisti che saliranno con loro sul palco. Per loro è la prima partecipazione al Festival di Sanremo e lo fanno con la ballad melodica Amare. «È una canzone che parla di corpi, di vita, di comunità, della ricerca di una rinascita, di un senso di libertà e ovviamente di amore - spiegano - una canzone classica, che esplode nel ritornello con molta energia». E poi aggiungono: «Per noi andare a Sanremo vuol dire arrivare alla grande ribalta e siamo molto curiosi di scoprire come la nostra musica sarà percepita da un pubblico così grande, come quello che guarda il festival su Rai1».

La loro canzone, sebbene parli di amore evocando emozioni quantomai attuali, è nata prima della pandemia: «Questa canzone ha avuto una genesi molto lunga. È nata nella sua prima versione più di un anno fa, in uno dei nostri ritiri artistici.

In quel contesto - spiega Dario - Veronica ha avuto l'intuizione melodica forte, intorno alla quale poi, pian piano, è stato costruito il brano. A settembre è nata la versione definitiva. Che poi Dardust ci ha aiutato a vestire e a rendere esplosiva».

Nel festival, dicono, intendono tuffarsi senza pregiudizi o aspettative particolari. «Quando mi butto in un'esperienza - dice Veronica - cerco di non aspettarmi niente. Cerco di avere una disposizione d'animo buona e le braccia aperte. Mi piace lasciarmi stupire e travolgere. Sicuramente però mi incuriosisce andare a vedere la percezione che gli spettatori avranno del nostro modo di guardare il mondo».

Il brano di Sanremo farà parte dell'album My Mamma, che uscirà durante la settimana del festival, il 5 marzo.
«Sicuramente - continuano Dario e Veronica - Sanremo quest'anno ha significato molto forte. Il Festival contribuirà a dare un segnale di ripartenza del settore dello spettacolo, che noi speriamo possa andare presto verso una riapertura più generalizzata».

Quanto al cast di quest'anno, «Amadeus ha fatto una scelta molto interessante e coraggiosa, aprendo il festival molto più che in passato al mondo indipendente. Ci sono artisti che non conoscevamo, altri che sono giganti del pop, altri ancora che sono amici con cui abbiamo già condiviso il palco. Ma una cosa è certa: quest'anno il festival ha deciso di far capire al grande pubblico che c'è una nuova generazione di artisti».
Nella serata del giovedì, quella dedicata alle cover, La Rappresentante di Lista canterà Splendido Splendente, in duetto con l'interprete originale Donatella Rettore. «Donatella è fantastica, è un vulcano di idee, è piena di energia e ci dà un sacco di consigli non solo su Sanremo ma anche sull'essere artisti in generale. Un confronto bellissimo, anche perché noi troviamo grande affinità con il suo modo di interpretare le canzoni, con il suo modo vibrante di approcciare alle performance. Lei è una che ha osato. E osare piace tantissimo anche a noi».
 

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