Festival pugliesi senza fondi. Ed è “giallo” sulla delibera regionale

Festival pugliesi senza fondi. Ed è “giallo” sulla delibera regionale
di Alessandra LUPO
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Mercoledì 15 Giugno 2022, 07:19 - Ultimo aggiornamento: 07:32

Non c’è solo il Cinema del reale di Corigliano D’Otranto, ma anche l’Otranto Film Festival, il Cinzella, Vive le cinemà e tutte le altre realtà aderenti al network dei festival pugliesi, che sono in apnea ormai da mesi. Il motivo è sempre lo stesso: i finanziamenti per le attività che ad ormai una manciata di settimane dall’inizio della programmazione, Apulia Film Commission non ha ancora stanziato. Dopo l’allarme lanciato dagli operatori anche attraverso questo giornale, lunedì scorso il Cda della Fondazione ha incontrato la Regione, ossia la consigliera regionale delegata alla Cultura, Grazia Di Bari e il dirigente del settore Aldo Patruno. 

La doccia fredda nella riunione di lunedì


A quanto pare, Apulia Film Commission - che com’era già emerso ha esaurito i fondi della programmazione attuale - avvierà una ricognizione delle proprie risorse per trovare i fondi necessari a garantire gli impegni presi. Ovviamente il tempismo non è stato la forza dell’operazione, visto che la programmazione dei festival è in folle ritardo e rischia di paralizzare alcune delle realtà più caratterizzanti del settore, facendo saltare intere edizioni. Dall’associazione Afo6, che organizza il Cinzella Festival, hanno già fatto sapere che la rassegna musicale tarantina partirà ugualmente (ad aprire sarà il concerto degli Zen Circus e Motta il 15 luglio dalle Cave di Fantiano e gli eventi si concluderanno a fine estate con la storica formazione dei Morcheeba). Chi vende un biglietto, infatti, può in qualche modo permettersi di azzardare sperando che il botteghino attutisca i ritardi o il mancato finanziamento pubblico. Ma chi invece ha sinora garantito l’ingresso gratuito o con un ticket simbolico rischia di veder naufragare anni e anni di lavoro. 

Il giallo della delibera per il finanziamento


Dopo l’incontro, avvenuto nel clima caldo dello spoglio elettorale, sarebbe dovuta arrivare una comunicazione ufficiale da parte di Regione e Afc ma a distanza di due giorni non c’è stata ancora una spiegazione per iscritto. 
Dalla Regione, infatti, spiegano che la delibera di finanziamento è già stata approvata e che i festival sono già tutti coperti ma anche dell’atto di giunta sinora non si sa molto altro. Tant’è vero che la stessa consigliera delegata Di Bari e i vertici di Apulia aspettano ancora di avere contezza delle reali risorse a disposizione del network. 
In attesa della soluzione del problema, che sconta anche i salti mortali della pandemia con il relativo prosciugamento delle risorse oltre alla lunga crisi interna della Fondazione che ha allungato i tempi, chi ne fa le spese sono gli operatori. 

Lo sfogo del regista: la cultura di selfie e red carpet


Il regista Paolo Pisanelli, ideatore del Cinema del Reale, la rassegna del cinema documentario che con un post aveva rotto il silenzio sulla vicenda, commenta amaramente: «La cultura pugliese non può essere solo quella dei selfie e dei red carpet, si parla tanto di turismo e valori ma alla fine con quello che la Regione ha speso per soli due territori, Bari e Ostuni, si sarebbero potuti finanziare tutti i festival pugliesi». Il chiaro riferimento del regista, sodale fino alla fine della madre italiana del documentario Cecilia Mangini, madrina del festival salentino scomparsa lo scorso anno a Roma, è ai due eventi pigliatutto dell’ultimo periodo: il BiFest di Bari, cui sono stati stanziati 950mila euro e l’ultimissimo arrivato in terra pugliese, l’Allora Festival, che a luglio porterà ad Ostuni alcune tra le più grandi superstar di Hollywood per una serie di masterclass e incontri molto patinati con il pubblico, che ha ricevuto dalla Regione un finanziamento straordinario di 350mila euro. 
La coperta del set Puglia, terra di cinema ma anche di mega eventi, insomma, rischia di diventare un po’ corta e realtà radicate come Cinema del reale, che già negli anni aveva visto scendere il budget da 130 a 90mila euro, ora potrebbero essere costrette a ricorrere a un crowfounding.

Un problema analogo potrebbe averlo molto presto anche il Festival del cinema francese, legato alla Scirocco Film di Alessandro Valenti e Angelo Laudisa, nonché l’Otranto Film Fund Festival, la cui direzione artistica è affidata a Stefania Rocca. E tutti gli altri, grandi e piccoli, eventi che si pongono l’obiettivo di produrre cultura oltre che ospitarla. 

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